mercoledì 25 agosto 2010

Ballando fuori tempo.


"C’era fra loro una continua inversione di polarità: Sonia si era innamorata di lui quando ancora moriva di tenerezza a guardarlo. E invece, quasi dieci anni dopo, era stato lui ad essere folgorato dalla sua esuberanza, proprio quando aveva perso la sua proverbiale faccia di bronzo. Era come se si inseguissero, senza mai incontrarsi veramente. Come se avessero iniziato un ballo, con le figure identiche, i passi ben programmati, ma ognuno di loro avesse fatto partire la base con qualche battuta di ritardo. Singolarmente nessuno sbagliava un passo, ma a guardarli da fuori sembravano disperatamente fuori fase. -Ti ho amato quando tu ancora non mi consideravi. Ho cercato per anni di cambiare, lontano da te, con il tuo ricordo e la tua faccia ruffiana come modello da seguire. Ho percorso la mia vita certa di non rivederti mai più, ho raddrizzato la schiena, ho conosciuto uomini, che ho poi lasciato in nome della mia indipendenza e della mia dignità. Ti ho trovato di nuovo, per caso, sulla mia strada. Ora che ti somiglio, ora che credo di somigliarti, tu non sai nemmeno chi sono.- Era lei che lo trascinava, lei che restituiva un coraggio che lui non aveva più da anni."

(da "Nel nome del padre" di Gianni Biondillo)

...Che sia davvero così? Che non basta essere psicologicamente preparati a sopportare una storia d'amore e certi di aver trovato la persona giusta... che bisogna anche averla trovata nei momenti giusti delle reciproche vite. Giusto per andare a tempo, e non suonare stonati. No, non può essere, non può essere sempre tutto una questione di tempo! Non anche l'amore! (Amore? Oddio! Che ho detto!!)

sabato 14 agosto 2010

Luglio. I personaggi del mese...

Lo so, è ormai da troppo tempo che non passo da qui. E no, non posso dare colpa alla mia vita frenetica o alla mia nemmeno troppo latente predilezione per gli altri miei blog. E' che, alle origini di tutto, mi ero ripromesso di scrivere qui solo quando avevo realmente qualcosa di interessante da dire. E un pò perchè estate, un pò perchè mi va così, mi sa che in questo periodo da dire non ho poi molto. Al che vi lascio con i personaggi del mese... di luglio. O almeno quelli che a me hanno lasciato qualcosa. Qualsiasi cosa fosse.
Inevitabile la presenza di lui. Indubbiamente uno dei concerti della mia vita. Una corsa contro il tempo per perdere il minor numero di note possibili, il minor numero possibile di emozioni. Milano, Stadio San Siro. Ligabue. Colui che anche con l'ultimo album è riuscito ad accompagnare un intero mese della mia vita. Con musica e parole che arrivano diverse, in momenti diverse, e sempre facendo centro.

Un secondo nome? E' sempre un uomo, un attimo più nordico e che nella vita fa tutt'altro. O meglio, anche lui scrive, ma libri e non certo canzoni. Il suo "Tesi sull'esistenza dell'amore" è uno dei miei libri dell'anno. E certamente il libro di questa mia estate. Quattrocento pagine che compongono il romanzo d'esordio di un giovanissimo scrittore che è riuscito a graffiare la mia anima da lettore. Ah già, il suo nome pare essere Torben Guldberg, per quello che vi può fregare.

Torno inevitabilmente in ambito musicale. E un altro nome che mi viene da celebrare è ancora di un giovanissimo. Si chiama Bruno Mars, e dopo una collaborazione con B.o.b. tanto apprezzata dalle radio è ora on air con un'altra collaborazione, con un altro giovanissimo, tale Travie McCoy. E in mezzo ha pure lanciato in rete altri suoi brani che devono tutto solo a lui. Ecco, se dovessi puntare sul futuro musicale di qualcuno punterei su di lui. Giacchè a puntare su Fattinger pare che ci sia rimessa Maria, che lo ha già arruolato per la nuova edizione di Amici. Bah...

E, quasi un miracolo, stavolta nemmeno devo scervellarmi troppo per trovare almeno un nome femminile. Lea Michele. Lei è una attrice, anche se mi sa che ciò che la rende diversa dalle altre è più che altro la sua strepitosa voce. Così abilmente modulata nel ruolo della protagonista femminile di Glee, telefilm cult per i giovanissimi del 2010. E un pò anche per me.

...E poi? E poi è finito (finalmente?) uno dei telefilm che hanno accompagnato gli ultimi 6,7 anni della mia vita. Già sto parlando dei superstiti del volo Oceanic. Sto parlando di Jack, Kate, Sawyer, Sajid.. e quell'infinita serie di ombre che ruotavano attorno a loro. Sto parlando di Lost, che all'alba della sesta serie si è congedato da noi telespettatori. Concludendo un capitolo della mia vita. Pronto per aprirne uno tutto nuovo. O almeno credo.