martedì 31 marzo 2009

E se lo specchio non mente...

…l'angoscia nel rendermi conto di non riconoscere
la mia immagine dall'altra parte dello specchio...
(scritta trovata tempo fa, in un blog)


tu non impari mai
il tuo equilibrio è un posto
che tu passi e te ne vai
[...]
hai sbagliato da sempre
ed è inutile adesso
che ti guardi a uno specchio
che non sa chi sei
a uno specchio che non sa chi sei.
(Stupida - Alessandra Amoroso)

sabato 28 marzo 2009

Salendo sulla giostra della vita...

Giacchè la mia mente è COMPLETAMENTE altrove, da "vecchia volpe" quale sono, vedrò di non lasciarvi a "bocca asciutta" e pubblicherò un brano tratto da un libro che lessi anni fa. A voi... (o dovrei dire "a te"? ahah)


"Oggi sono passata davanti ad un luna-park. Ma poiché non posso scialare il denaro, mi sono fermata soltanto per osservare la gente. Sono rimasta a lungo davanti alla montagne russe: vedevo che la maggior parte delle persone ci saliva in cerca di emozioni , ma quando i vagoni cominciavano a muoversi, tutte avevano una paura tremenda e chiedevano di fermare la corsa. Che cosa vogliono? Se hanno scelto l’avventura, non dovrebbero essere preparate ad arrivare sino alla fine? Oppure pensano che sarebbe più intelligente non percorrere questi saliscendi e divertirsi su una giostra, girando in tondo? Per il momento, sono troppo sola per pensare all’amore, ma devo convincermi che tutto passerà, che troverò un impiego e che sono qui perché ho scelto questo destino. La mia esistenza è come le montagne russe – si, la vita è un gioco forte e allucinante, la vita è lanciarsi con il paracadute, è rischiare, è cadere e rialzarsi, è alpinismo, è voler raggiungere la vetta di se stessi, e ritrovarsi insoddisfatti e angosciati quando non ci si riesce. Non è facile stare lontano dalla famiglia, non parlare la lingua con cui posso esprimere tutte le mie emozioni e i miei sentimenti, ma da oggi, quando sarò depressa, ripenserò a qual parco dei divertimenti. Se mi fossi addormentata e risvegliata all’improvviso sulle montagne russe, che cosa avrei provato? Ebbene, la prima sensazione sarebbe stata quella di sentirmi prigioniera: essere terrorizzata dalle curve, avere voglia di vomitare e fuggire via da lì. Se, invece, fossi stata fiduciosa, avrei detto che i binari sono il mio destino, che Dio sta guidando il vagoncino e che questo incubo si trasformerà in ebbrezza. Diventerà esattamente ciò che è nella realtà: l’attrazione delle montagne russe, un divertimento sicuro e affidabile che avrà sempre un capolinea. Ma fintantoché dura la corsa, io devo guardare il paesaggio che mi circonda e urlare d’eccitazione.
(da 11 minuti di Paulo Coelho)

venerdì 27 marzo 2009

Semplicity...

Se dovessi citare uno dei motivi per cui, per me, vale la pena vivere, sicuramente risponderei "la musica". Banale, scontato, eccessivo, insensato.. vedetela un pò come vi pare, ma per me è così. Pertanto, do il via ad una nuova "rubrica". Qualche giorno fa mi avevano sottoposto ad un giochino per stabilire quale sarebbe stata la copertina di un mio "primo" cd della mia band ipotetica. E ci sta tutto. Ma a questo punto mi serviva una playlist, con canzoni del momento... e quindi, ecco la copertina...

..ed ecco le canzoni di marzo...

1 - Alessandra Amoroso - Stupida
2 - Malika Ayane - Come foglie
3 - Gianna Nannini - Attimi
4 - Kerli - Fragile
5 - Katy Perry - Thinking of you
6 - Pink - Sober
7 - Cobra Starship - I kissed a boy
8 - FallOut Boy - I don't care
9 - U2 - Magnificient
10 - The killers - Spaceman
11 - Coldplay - Life in technicolor II
12 - Gary Go - Wonderful
13 - Metro Station - Shake it
14 - Flo Rida - Round round
15 - Empire of the sun - Wlaking on a dream
16 - Lady Gaga - Poker face
17 - A R Rahman ft. Pussycat Dolls - Jay Ho
18 - Giorgia - Riguarda noi
19 - Fabrizio Moro - Situazioni della vita
20 - Vasco Rossi - Dormi
S.B.T. Matteo Becucci ft. Elisa Rossi - The power of love

..ueeee' gente... buon ascolto! ;-)

mercoledì 25 marzo 2009

Marzo. I personaggi del mese...

..tempo fa (nemmeno troppo devo dedurre) scrissi un post su quelli che sarebbero stati i personaggi su cui "puntavo" per il mese di marzo. Il mese ancora non è finito e devo un pò rivedere "a consuntivo" i miei nomi... ecco quindi il DOVEROSO aggiornamento...

1 - CLIVE OWEN.
Perchè? Perchè ho visto un suo film recentissimamente. E' uno dei miei attori preferiti e secondo me ha una di quelle faccie che parlano da sole. Perfetto nei ruoli più leggeri (il film era "closer" giusto?!), che in questi ("The international") che lo sono un pò meno...




2 - PIERLUIGI DIACO.
Alla fine parlo sempre e solo della tv, quando c'è un altro mezzo che è padrone dei miei giorni almeno tanto quanto (e non sto parlando di internet...).. già, la radio... E quindi devo un pò chiedermi se la mia simpatia per lui sia solo una questione di voce o anche di contenuti. In attesa di arrivare a caso di questo dubbio amletico, ode a lui...



3 - MATTEO BECUCCI.
Un uomo in grado di sedurmi... con la voce. Vi giuro che a inizio X Factor lo trovavo mediamente bravino, ed è stato di puntata in puntata che le sue interpretazioni mi hanno convinto, interessato e ASSUEFATTO. In attesa di scoprire se vincerà lui (mmm.. non credo) o se almeno riuscirà nell'impresa in cui Emanuele Dabbono ha fallito (tradotto: vendere dischi), la mia citazione qui se la merita tutta!

4 - DRUGO1983.
Si, infatti, questo è un nick. Lui, lui no, non credo almeno... uno dei pochissimi blogger in grado di rendermi quasi dipendente dalle sue perle di saggezza... mi piace ciò che scrive, mi piace ciò di cui scrive... e, giusto per farvene un'idea, eccovi il link:
http://drugo1983.giovani.it/



..e, giusto perchè non possono essere tutti uomini, diciamo...

5- MALIKA AYANE.
E di nuovo.. perchè? Perchè ultimamente la voce femminile che va di moda è così: da Amy Winehouse ad Anstacia, da Duffy a Macy Gray... e in Italia? Abbiamo già Giusy ma anche Noemi (x factor) e Alessandra Amoroso (Amici) premono per arrivare al grande pubblico. Quindi perchè non LEI? Che almeno un paio di belle canzoni già ce le ha donate...

domenica 22 marzo 2009

La saggezza del passato...

Ieri, in negozio, un cliente ha così risposto ad una signora che annunciava il suo matrimonio...

"Beh... l'è semper mej spusass che moerer..."

Tradotto per i non bresciani:
"E' sempre meglio sposarsi che morire!".
Un pò squallido, certo.
Ma come dargli torto?!

venerdì 20 marzo 2009

Passa il tempo...

Ci sono cose che con il passare del tempo migliorano.
Altre, invece, invecchiano e basta.
Del primo tipo fanno parte il vino, il fascino e… Lene Marlin.










http://www.youtube.com/watch?v=jcAg0yDa5Cg&feature=related
(Eh, sì, è tornata!!!!!)

Del secondo possiamo citare la pelle, la tradizione cattolica e..
...i Take That











http://www.youtube.com/watch?v=COp-KcNEgdI
(Si, infatti, sono tornati pure loro…)

..che poi c'è pure chi non ha per nulla l'intenzione di invecchiare... e ora devo solo capire se sia Alanis(e?) Morissette ad essersi imposessata del suo corpo, o è solo Katy Perry ad essere migliorata con questo nuovo singolo..!





http://www.youtube.com/watch?v=kxfxDycUVnE

giovedì 19 marzo 2009

Così è (se vi pare)

..dal libro di Comunicazione d’Impresa, a proposito (ma no) della comunicazione…

- E dico che tutti voi v’ingannate se non mi vedete come mi vedo io!
- Ma ciò non toglie che non sia una bella presunzione tanto la mia, quanto la sua, mia cara signora.
[…]
- Ma secondo lei, allora, non si potrà mai sapere la verità?
Se non dobbiamo più credere a ciò che si vede e si tocca!
- Ma si, ci creda, signora! Però le dico: rispetti ciò che vedono e toccano gli altri, anche se è il contrario di ciò che vede e tocca lei.
da “Così è (se vi pare)” di Luigi Pirandello

mercoledì 18 marzo 2009

..perchè lo è.

Ho sempre sognato di mettere questa foto in un post...

America. Pasadena. Si pronuncia pasadina, con la esse come Sassari, che però è un posto molto diverso. […] A Pasadena ci sono andato perché ogni anno, nel primo giorno dell’anno, lì fanno la Rose Parade: che gli americani hanno deciso essere una cosa straordinaria e formindabile. […] Se tu chiedi ad un americano perché mai è una cosa così straordinaria lui ti risponde con una frase che testimonia l’impareggiabile logica di questo popolo, così felicemente pragmatista: perché lo è. Sublime.
[…] Questa è l’America. E non è la fesseria che sembra. C’è qualcosa di straordinario in questo decidere, tutti insieme e una volta per tutte, che quella è una cosa straordinaria: ed essere capaci di farla diventare straordinaria. E’ un modo di creare un’epica della vita che non ha paragoni. Questi riescono a creare il mito partendo dal quasi nulla. Una bevanda gasata con caffeina coca dentro, un giro di accordi che chiami rock, un’autostrada, un gioco in cui colpisci una palla con una mazza e poi corri più veloce che puoi, un uomo qualunque che poi diventa presidente, la finale del torneo dei licei, una polpetta di carne fra due fette di pane, un topo che si chiama Mickey, una bislacca marmellata di razze e nazioni che chiami America. Non importa cos’è, veramente, tutta questa roba. Gliela metti in mano e diventa mito. Sono i professionisti della meraviglia. Geniali e contagiosi. Magari non è una forma di intelligenza, ma certo è una forma di sapienza. Che se ci pensi, non c’è santo, alla fine devi ammettere che è una cosa bella. E se ti chiedi perché, la risposta è una sola: perché lo è.”
(A. Baricco - Barnum)

lunedì 16 marzo 2009

..la morte

Oggi, fra le mani, mi è nata una poesia.
Mi è nata nel senso che davvero, come dice Vasco, le parole uscivano da sole.
Al più io ho dovuto letteralmente frenarle per cercare

di fare avere loro un qualche remoto senso compiuto.
Ed è stato strano poi, rileggendola, vedere che

era decisamente più “black” del dovuto.
Ma se è vero che Dj Francesco scrisse una canzone spensierata e leggera come “La canzone del capitano” in un periodo di depressione, se tanto mi da tanto, oggi la mia poesia non poteva che essere così triste…
..ma lascio che le parole vengano a voi…


Tu che cerchi quelle cose che la vita non ti da
Rincorrendo una speranza che per gli altri è la realtà
Come un sogno, una chimera o, perché no, un’utopia
Chiedi aiuto a un qualche Dio, forse Allah o chicchessia
Ma non trovi una risposta
e il tuo futuro se ne va
In un campo polveroso

di sabbia e vanità
E, una ad una, crolla ogni speranza
Come luci che si spengono, e lasciano la notte,
come porte che si chiudono, e lasciano il silenzio,
come petali che cadono, e lasciano…
…la morte.

Tu che vaghi per la notte, con il freddo di città
Con il buio per compagno, prima o poi il di’ verrà
Pensi questo e aspetti l’alba, il nuovo giorno di una nuova età
Stessi occhi, stessa gente, stessa pure la pietà.
E ci riprovi, preghi ancora: una risposta arriverà
Il tuo grido ormai un po’ spento forse alcun lo sentirà,
Nella nebbia della vita, fra rumore e veirtà.

Ma il tempo passa,
e invecchia il mondo,
e invecchi tu.
Ogni ruga una storia,
ogni storia un sorriso,
ogni smorfia un rimpianto.
…e le solite luci si spengono,
le solite porte si chiudono,
i soliti petali cadono
e finalmente arriva,
eccola…
…la morte.



domenica 15 marzo 2009

Quando la scuola diventa una shampista

Qualche giorno fa si è laureata una mia amica (amica/conoscente… vabbè, non formalizziamoci…). In scienze della comunicazione, credo. Fatto sta che mi è capitata fra le mani la sua tesi e parlava di un tale Ivan Illich.
Due,tre cose mi hanno colpito: la prima era che c’era un po’ di confusione con i titoli… alcuni erano in maiuscolo, altri no.. e l’autrice ha anche tentato di giustificarsi che dopo “capitolo 1:” non ci andava la maiuscola, perché c’erano i due punti.. ma già il titolo del capitolo dopo, dopo gli stessi due punti, era guardacaso in maiuscolo… (che la regola vale solo con i titoli pari?).
Poi mi ha colpito la foto di questo Ivan Illich stesso: una sorta di Woody Allen, brutto (se è possibile esserlo più di lui…). Che poi pare che il poveretto sia stato colto da tumore al cervello esterno, che si traduceva quindi in una sorta di bolla esterna che gli usciva dalla testa... E lui, folle fino in fondo, pare abbia deciso di non sottoporsi a cure mediche, ma di autocurarsi con l’oppio. Scelte di vita…
E, last but not least, mi ha colpito la sua proposta di abolire le scuole. Non perché fosse contro la diffusione della cultura, ma per il motivo esattamente opposto: pare sostenesse che la scuola, per via dell’inevitabile “umanità” degli insegnanti, finiva per trasmettere non solo nozioni, ma anche “tradizione” e modi di pensare. Gli studenti finivano così per subire una sorta di “lavaggio del cervello” e finivano per essere influenzati da quelli che il destino scieglieva come loro “insegnanti di vita”. Ammetto che qualche lontano barlume di ragione nel suo pensiero non fatico a trovarlo. Ma credo anche che non sia abolendo l’istruzione che si possano ottenere risultati in questo senso, visto che l’influenza indiretta non è a pannaggio esclusivo degli insegnanti ma è anche di qualsiasi altra persona che entra nel contesto di vita di ogni persona. E quindi, l’unica soluzione sarebbe perciò l’isolamento totale. Che non mi pare, a questo punto, una soluzione percorribile…
Detto questo, passo e chiudo.
Torno ai libri per la MIA di tesi, putroppo…

(...diario noioso? Lo ammetto, un pò mi sono annoiato pur'io a scriverlo...)

venerdì 13 marzo 2009

La frase del giorno

" Meglio digunare
...che mangiare cibo avariato"

..che poi non è che un modo più... "saporito"...
per dire "meglio soli che male accompagnati".
Ma sì, lo ammetto, me lo hanno dovuto spiegare.
Io, MICA ci ero arrivato.. ;-)

mercoledì 11 marzo 2009

La cura (altro che Battiato...)

"Ho buoni ricordi del periodo passato con Raimondo Vianello.
Perchè lui si prendeva cura di me A NOVANTA GRADI!!"
(Antonella Elia)


...e sono soddisfazioni...

lunedì 9 marzo 2009

Marzo. E' tempo di puntare su...

Oggi mi do ad un post più... GLAMOUR.
Che, tradotto, significa che lo scrivo lasciano in "stand-by" la mente.
Ho scelto quali sono i personaggi su cui punterò in questo marzo neonato...
Cinque volti, cinque nomi, cinque persone da "tenere d'occhio".


...sicuramente EVA MENDES




Produttrice del film LIVE! Che è bella non occorre dirlo. Poi è pure una brava attrice. E mi produce pure un film così ... curioso. Ma insomma! Chi mi porta a vederlo?!?



...poi... SILVIA BURGIO.
Era dai tempi del GF che non sentivo parlare di lei, poi, come un fulmine a ciel sereno, l'ho vista in un'intervista in tv. Ora è alle prese con il Bagaglino, che presto approderà di nuovo sul piccolo schermo. Devo dire che, come ho avuto modo di segnalare allora, è comunque più donna lei di molte altre. Certo non è il mio tipo, ma.... GRANDISSIMA!


..e poi? ancora una donna: BELEN RODRIGUES.
E in questo caso non c'è nemmeno bisogno di andare alla ricerca di un perchè. Qualunque parola sarebbe di troppo. Ma se dovessi proprio cercarne una sarebbe: Perfetta.




NOEMI.
Il quarto nome è il suo. Perchè? Perchè ha una voce unica. Perchè mi piace come canta. Perchè mi piace com'è lei. Perchè dovrebbe vincere X Factor. Perchè non ha nulla da invidiare a Giusy, anzi... e poi ce ne sarebbero mille altri, ma questi potevano bastare....



...e poi, finalmente, un uomo.
Tale VALERIO PALMIERI.
Giornalista di "CHI", l'ho imparato a conoscere ed apprezzato dal processo di X Factor, tanto per restare in tema. Giovane, convincente e professionale. Se avessi mai un giornale di gossip o un programma con opinionisti, senz'altro vorrei lui. Peccato solo che la rete non resistuisca sue foto giusto per arricchire questo mio personalissimo (e altrettanto inutile) post.

..and, SPECIAL GUEST...
ALESSANDRO BARICCO.

Sicuramente il migliore scrittore italiano contemporaneo. A mio avviso il migliore internazionale di ogni tempo. Un solo nome, il suo. Ora sto di nuovo leggendo un suo libro e di nuovo mi ci sto innamorando. Che marzo sarebbe senza un suo libro?! ;-)

sabato 7 marzo 2009

Figli di un dio ubriaco


Non esiste il male.

Esiste Dio.

Che ogni tanto si ubriaca.


Tom Waits


giovedì 5 marzo 2009

Chi s'accontenta gode

(così così)

Ieri sera sono stato in un bar con un’amica. Accanto a noi una coppia passava il tempo a sbaciucchiarsi e imboccarsi di biscottini in modo romantico, facendo arrossire anche Lilli e il Vagabondo. Io, ironizzando, dico che “Quello sarebbe già un motivo valido per porre fine ad una storia!”. “Quale?” chiede la voce della ragazza al tavolo con me. “L’eccessivo romanticismo” rispondo io, secco.
Ma l’occasione è ghiotta per raccontarmi una cosa che ha visto, giusto quella mattina, in tv. Pare fosse una puntata del telefilm Ally McBeal dove un uomo accusava la sua compagna di tradimento perché dal giorno del loro matrimonio si era creata una vita parallela immaginaria, scrivendo lettere ad un ipotetico uomo perfetto, mai esistito. Ovviamente non sussiteva tradimento visto che questa era una figura totalmente immaginaria e non un ex-fidanzato o un uomo misterioso. E la donna si giustificava raccontando che nella vita va sempre così. Che poiché non possiamo trovare davvero il partner perfetto, la persona che vorremmo accanto a noi, siamo tutti destinati ad accontentarci, e passare la nostra vita accanto a qualcuno che non è magari che l’approssimazione più vicina a quello che è per noi la perfezione. E questa mia amica sottolieava che questo pensiero l’aveva “sconsolata” un po’.
Io era scettico soprattutto sulla scelta della donna del telefilm, fine a se stessa. Alla fine, dico io, se uno proprio vuole “accontentarsi”, deve quantomeno essere felice di ciò che ha.Non posso avere 100, scelgo questa cosa che vale 90, 85, 80… ma ci sto bene. So che non potrò avere di più ma questo mi basta”. Se invece si crea questa vita parallela in cui ha questo uomo immaginario che le può offrire 100, ma che nella relatà non ha, sarà di nuovo frustrata, e quindi di nuovo triste. E quel suo “accontentarsi” non le sarà servito a nulla…
Che poi, nonostante abbia io appena ammesso di sotoscrivere le linee di fondo di questa filosofia, credo anche che in realtà non sia mai un vero accontentarsi. Che più spesso sia semplicemente il prendere consapevolezza che ciò che pensavamo di volere, forse non era realmente vero. Smussiamo gli angoli del nostro quadro ideale, per potervi dipingere meglio il nostro futuro. Chiudiamo un occhio, per aprirne due.
...ed è della nostra natura che vada bene così…


(…persino in un periodo in cui magari siamo un pochino più… SVOLAZZANTI… del solito…)

lunedì 2 marzo 2009

A cosa serve avere il guscio se ti abituano a non usarlo?

“La volontà di Dio è per noi, poveri peccatori,
oscura come la più buia delle notti d’inverno.”


I peggiori alla fine sono gli amici. Quelli di cui ti fidi.
Per un periodo Quattro Formaggi aveva lavorato in una pescheria. Puliva i pesci e faceva le consegne a domicilio. Ogni giorno scaricavano delle cassette di polistirolo piene di grosse vongole. Arrivavano vive, bastava metterle in una vasca e dopo dieci minuti tiravano fuori un lungo tubo bianco con il quale succhiavano l’acqua e l’ossigeno. Ma era sufficiente avvicinare la punta di un coltello al guscio per farle scattare e richiudere, per un’ora almeno. Ma poi, quando si riaprivano, se le tiroccavi rimanevano chiuse solo mezzora. E a furia si stuzzicarle ci si abituavano e non si chiudevano più.
A quel punto erano finite.
Ci infilavi dentro la punta del coltello e le vongole, idiote, si chiudevano di scatto con tutta la lama dentro. Allora giravi la lama e il guscio si rompeva, e nell’acqua usciva una nuvola marrone di carne ed escrementi.
A cosa serve a vere il guscio se ti abituano a non usarlo?
E’ meglio non averlo, stare nudi, se serve solo al coltello per ucciderti.

(da “Come Dio comanda” di Niccolo’ Ammaniti)