sabato 30 maggio 2009

Disidratazione affettiva

Chi non beve.
O non bacia.
E’ come se fosse morto.
(Goethe)
..Il lato positivo è che poi qualcuno
deve farti la respirazione bocca-a-bocca...
(che dite? confidiamo nella fortuna?)

venerdì 29 maggio 2009

La scala

Ho troppo odiato questa canzone
le prime volte che l'ho sentita.
Finchè, stamattina, mi è antrata nella mente,
con tutta la sua forza dirompente...

Ho perduto troppo tempo tra la mia incoerenza
dietro cui ho trascorso giorni.
Tutto intorno per il fondo,
giù per questa scala,
contro un esistenza vana.

Tempo che ho perduto ormai
mentre allineo gli addii
e percorro questa scala.

Spesso è notte in ogni posto
mentre sfido ad ogni costo
questa vita che è una scala.

E sfoglio i ricordi, i divertimenti
scrollando a fatica i pesi
che ormai non mi spaventano.

Crescere non ti rende forte
quanto il sacrificio,
a volte.
(Giusy Ferreri - La scala)



Ci sono momenti che passano in fretta,e il tempo che vola sa di sigaretta. Ci sono momenti che pensi alla vita ed altri in cui credi che è proprio finita. E ti viene da vivere, e ti viene da piangere e ti viene da prendere un treno andare affanculo, lasciare tutto com’è, che qui non è facile, ti senti fragile, … Com’è straordinaria la vita, che un giorno ti senti come in un sogno e poi ti ritrovi all’inferno. Com’è straordinaria la vita, che non si ferma mai,si
Eh! E mi viene da ridere
E mi viene da vivere E…

mercoledì 27 maggio 2009

Lascio che siano gli eventi a cadermi addosso...

"Certe volte abbiamo solo bisogno
che siano gli altri a scegliere per noi"
(da Per sempre giovane di Gianni Bondillo)



martedì 26 maggio 2009

E se la vita non fosse SOLO un'insieme di date?

“ E’ il processo e non la ricorrenza quello che dovrebbe interessarci. "
da “Per sempre giovane” di Gianni Bondillo)

Con questa riflessione inizia il romanzo che giusto stamattina ho iniziato a leggere. Tutti noi siamo abituati a mappare la nostra vita come un insieme di date, di scadenze, di avvenimenti che riteniamo talmente importanti da essere degni di essere segnati sul calendario come “punti di svolta” della nostra esistenza. Il giorno della nascita, la data del matrimonio, una laurea, la nascita di un figlio, il giorno del divorzio. Eventi, questi, che riteniamo essere una sorta di “giro di boa”, di “punto di non ritorno”, di momenti dopo i quali qualcosa non sarà più come prima. Ma, sottolinea l’autore, in realtà non è davvero così. In realtà questi non sono realmente l’inizio di qualcosa, quanto piuttosto le mete, i punti di arrivo di qualcos’altro. Sono il culmine di un processo, di un insieme di fatti, di un pezzo di vita che abbiamo passato, e che solo allora, quando finisce, siamo in grado di dargli una forma mettendoli a fuoco con la luce della ragione. Ma allora, forse, sono questi processi, più che queste stupide date, a meritare di essere ricordati. Forse due persone sono sposate ancor prima della data del matrimonio, lo sono già dal momento in cui realizzano di voler passare con l’altra persona il resto della loro esistenza. Forse due persone sono già divorziate nel momento in cui si accorgono che qualcosa nel loro rapporto si è incirnato in maniera irreversibile, quando realizzano che il vaso che si è rotto non potrà più essere riparato. Che la colla non basta. Forse è già allora, più che nel momento che appongono la loro firma su un atto ufficiale, che i due sono divorziati. Forse allora molti di noi sono già morti prima del reale momento in cui l’ultimo respiro lascierà definitivamente il loro corpo. Forse allora sono davvero questi processi, quelle strade della nostra esistenza che percorriamo senza accorgerci, se non soltanto quando siamo giunti al capolinea, a rappresentare la nostra vita, il nostro passato, la nostra storia. E forse davvero la vita non può essere soltanto quella stupida sequenza di date con cui, per inerzia o per comodità, ci convinciamo di poter tracciare il nostro passaggio nel mondo…

“…solo ora ripenso a come certe ricorrenze, certi avvenimenti, quelli che non ho mai segnato su nessun calendario con la mia matita rossa, che nel tempo ho accantonato (se non dimenticato del tutto), forse siano più determinanti per la mia vita di quanto me ne renda conto.”


mercoledì 20 maggio 2009

Il pensiero del giorno...


...riuscirà mai

la mia mente

ad opporsi

alla forza di gravità?



lunedì 18 maggio 2009

Ognuno ha quel che si merita

Non sapevo che scrivere, anche perchè tutto ciò che mi passa per la mente trova già spazio nell'altro mio blog... così ho deciso di provvedere a rubare i pensieri di altri.. e a chi pensare se non al mio cantautore-poeta preferito (dopo il Liga, non sia mai...)? E quindi eccovi una parte del testo di "Ognuno ha quel che si merita" di Fabrizio Moro... buona poesia ;-)

Credo alle favole, alle principesse
alle persone che rimangono se stesse
[...] Credo in me stesso anche se a trenta anni
non si è avverato neanche uno dei miei sogni.
Credo alla Bibbia, credo nel destino,
e alle parole dopo aver bevuto il vino.
Credo a tutto e a niente.
Ad un genio e a un deficiente.
Alle assurde convinzioni, alle piccole emozioni.
Credo che tu sia il meglio della vita mia.
Credo che… Ognuno ha quel che si merita.

Credo a un sorriso se fatto col cuore,
credo a una lacrima anche se non c'è dolore.
E alle speranze, anche se sono lontane,
ai musulmani con le donne americane.
E a chi cammina mentre il mondo corre.
[...]

A chi non ce l'ha fatta solo per un pelo,
a chi ti vuole bene a chi ti manda affanculo.
Credo a tutto e a niente, a chi vince a chi è perdente.
[...]
Alle assurde convinzioni, alle piccole emozioni.
[...]
Credo che… Ognuno ha quel che si merita.



giovedì 14 maggio 2009

Stay Hungry, Stay Foolish...

E' inevitabile. Arriva un momento nella vita in cui bisogna mettere un punto a ciò che "è stato" fin lì. E se anche quel punto non lo metti tu, perchè temporeggiare ti viene più facile, qualcuno lo mette al posto tuo. A me ci ha pensato il tempo. E' tempo di cambiamenti. E' finito un percorso, e dopo qualche mese per riprendere fiato, sarò catapultato da qualche parte.

Di che sto parlando? Del fatto che ho finito il mio percorso universitario. Perchè ne parlo? Perchè la professoressa dell'ultimo corso della mia vita ha deciso di congedarsi proponendoci il filmato di un discorso tenuto da Steve Jobs il 12 giugno 2005, durante una cerimonia di consegna delle lauree. E devo dire che questo filmato ha raggiunto l'obiettivo e non è affatto passato indifferente. Perciò, pensavo di riproporlo anche a voi (giacchè, dopotutto, è anche a questo che servono questi maledetti blog...).

Questo è il link per vedervelo...
http://www.youtube.com/watch?v=nFKY8CVwOaU
http://www.youtube.com/watch?v=G3bCOLl_1NE&feature=related

E questi sono i pezzi che più mi hanno colpito...
La prima storia parla di unire i puntini.
[…] Tutto quello in cui inciampai nella mia vita semplicemente seguendo la mia curiosità ed il mio intuito si rivelarono in seguito di valore inestimabile. Se non avessi scelto di interrompere il piano degli studi obbligatorio, non avrei scelto quel corso di calligrafia ed i personal computer avrebbero potuto non avere la stupenda tipografia che hanno. Era ovviamente impossibile unire i puntini guardando al futuro, mentre ero al college, e capire in cosa si sarebbe concretizzata. Ma la realizzazione era estremamenta chiara, guardardando alle spalle, dieci anni dopo. Non puoi unire i puntini guardando al futuro, puoi connetterli in un disegno, solo se guardi al passato. Dovete quindi avere fiducia nel fatto che i puntini si connetteranno, in qualche modo, nel vostro futuro. Dovete avere fede in qualcosa - il vostro intuito, il destino, la vita, il karma, quello che sia.

La seconda storia parla d’amore e di perdita.

[...] Avevamo appena creato il nostro miglior prodotto - il Macintosh - un anno prima, e io avevo appena compiuto 30 anni. E fui licenziato. Come si fa ad essere licenziati dalla compagnia che hai fondato? […] All’epoca non me ne accorsi, ma il mio licenziamento dalla Apple fu la cosa migliore che poteva capitarmi. Il peso del successo fu rimpiazzato dall’illuminazione di essere un principiante ancora una volta, con molta meno sicurezza su tutto. […] A volte la vita ti colpisce in testa come un mattone. Non perdete la fede. Sono convinto del fatto che l’unica cosa che mi ha consentito di proseguire sia stato l’amore che provavo per quello che facevo. Dovete trovare ciò che amate. E’ questo è tanto vero per il vostro lavoro quanto per chi vi ama. Il lavoro riempirà gran parte della vostra vita e l’unico modo per essere veramente soddisfatti e quello di fare quello che pensate sia il lavoro migliore. E l’unico modo per fare il lavoro migliore e quello di amare quello che fate. Se non lo avete ancora trovato, continuate a cercare. Non vi fermate. Come tutti gli affari di cuore, lo saprete quando lo troverete. E, come nelle migliori relazioni, diventerà sempre migliore al passare degli anni. Quindi, continuate a cercarlo fino a quando non l’avrete trovato. Non fermatevi.
La terza storia parla di morte.
Quando avevo 17 anni, lessi un brano che diceva più o meno: “se vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo, prima o poi lo sarà veramente”. Rimasi impresso, e da allora, per gli ultimi 33 anni, ho guardato nello specchio ogni mattina e mi sono chiesto: “se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei veramente fare quello che sto per fare oggi?” E ogni volta che la risposta fosse “No” per troppi giorni di seguito sapevo di aver bisogno di cambiare qualcosa.
[…] Ricordarsi che moriremo è il modo migliore che conosco per evitare le trappola di pensare di avere qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c’è nessun motivo per non seguire il vostro cuore.
[…] Nessuno vuole morire. Neanche chi vuole andare in paradiso vuole morire per arrivarci. E nonostante tutto, la morte è la destinazione che condividiamo. Nessuno vi è mai sfuggito. E così dovrebbe essere perchè la Morte è probabilmente l’unica, migliore invenzione della Vita. E’ l’agente di cambiamento della Vita. Elimina il vecchio per far spazio al nuovo. Proprio adesso il nuovo siete voi, ma un giorno non troppo distante da oggi, diventerete gradualmente il vecchio che deve essere eliminato. Mi dispiace essere così drammatico, ma questa è la verità.
Il vostro tempo è limitato, quindi non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi - che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altri. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui lasci affogare la vostra voce interiore. E, cosa più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore ed il vostro intuito. Loro sanno già quello che voi volete veramente diventare. Tutto il resto è secondario.
Quando ero giovane, c’era un’incredibile pubblicazione chiamata The Whole Earth Catalog, che era una delle bibbie della mia generazione. […] Stewart ed il suo gruppo pubblicaro molti numeri del Grande Catalogo Mondiale fino all’ultima edizione. Eravamo a metà degli anni ‘70 ed io avevo la vostra età. Sul retro di copertina dell’ultimo numero c’erà la foto di una strada di campagna all’alba, quel tipo di strada sulla quale potreste trovarvi a fare l’autostop se voste così avventurosi. Sotto c’erano queste parole “Siate affamati, siate folli“. Questo era il messaggio di congedo. Rimanere affamato. Rimanere folle . Me lo sono sempre augurato. Ed ora, per voi che state per laurearvi, lo auguro a voi. Siate affamati. Siate folli. Grazie.

lunedì 11 maggio 2009

Maggio. I personaggi del mese...

E’ iniziato un nuovo mese, e ancora non mi ero messo a selezionare quali potessero essere i personaggi (ma non solo…) su cui puntare. Quindi eccomi qui, perfettamente conscio che (INSTABILE come sono) nel giro di una settimana avrò già cambiato idea…

Milena Gabbanelli.
E’ questo un PERIODO in cui sono in una sorta di esilio dalla televisione. Eppure è capitato che la professoressa ci mostrasse a lezione un filmato tratto da “Report”, programma che questa professionale donna conduce. Ammetto di non seguirlo (sono solitamente attratto da cose molto meno culturali...), però devo dire che secondo me il suo stile è perfetto. Promossa.

Eleonora Daniele.
Sempre ricollegandomi alla tv, che non guardo, stamani mi sono alzato e mi sono trovato lei. Che io ricordavo perfettamente come un essere grazioso quanto inutile, in quel della casa del Grande Fratello, edizione due. E devo dire che l’ho ritrovata soprendentemente REATTIVA, che è forse l’unica cosa che “Im looking for” in una persona. E brava Eleonora!

Artisti uniti per l’Abruzzo.
Già tempo fa avevo sentito parlare del progetto. Che si è finalmente concretizzato. Youtube mi ha dato l’occasione di vedere il filmato e devo dire che il suo modesto effetto lo fa. La canzone non è necessariamente bella (nel senso che se l’avessa cantata un artista qualunque non avrebbe avuto la stessa cassa di risonanza), ma l’insieme delle nostre grandi voci la rende davvero eccezionale. Bella l’iniziativa… e apprezzo soprattutto il pezzo “rappato”, per quanto sia lontano anni luce da ciò che solitamente ascolto io…

Windows Movie maker.
Ho scoperto l’esistenza di questo programma (fra l’altro compreso nel tradizionale “pacchetto Office” disponibile in tutti i pc) durante l’ultimo lavoro di gruppo per l’università. Mi ha talmente affascinato che ne sto lentamente diventando dipendente. Peccato solo che non sappia convertire il formato per poter pubblicare le mie creazioni in rete, nei miei folli attacchi di egocentrismo…ma sopravvivo.

…so che dovevano essere cinque… ma al momento non mi verrebbe nessuno… pazienza, va’…

lunedì 4 maggio 2009

Quel palcosenico chiamato vita

C: “Ma come! NON puoi NON credere nei sentimenti. Sono il sale della vita!”
M: “Infatti. Ma il sale provoca ipertensione.”
C: “Si vabbè… e pure la cellulite!”

...parlando d'amore e di morte, sono finito dentro questo scorcio di dialogo...

"Non ha senso dire che ci sono cose che uno vorrebbe fare prima di morire. Ma anche solo perchè tanto, se non hai tempo di farle qui, dopo di tempo ne avrai un'infinità..."
"Tutte cazzate! Ci sta il tuo discorso se lo leggo nel senso che ciò che vorrei fare lo potrei fare senza aspettare la spinta della morte imminente.
Ma non tutto il resto. Io non credo in un'altra vita... poi"
"Cioè? Credi non ci sia nulla dopo la morte?!?"
"Beh, si, che senso avrebbe questa vita se ce ne fosse davvero un'altra dopo? Non avrebbe più senso vivere solo quella?"
"No.. è come per uno spettacolo. Uno deve fare le prove, no?"
"No. Cioè sì, le prove ci stanno. Ma non in questo caso. La vita è un palcoscenico di improvvisazione. Lo sperare in una sorta di dopo-vita è un lusso che non possiamo permetterci. Ma se poi voi volete crederci perchè vi aiuta a vivere meglio, non ci trovo nulla di male. Però che senso avrebbe una vita eterna se quella di qualcuno finisce per essere inevitabilmente più eterna di altre?
Lo spettacolo è uno. Non ci è concesso sbagliare."

...Beh vabbè...
ovviamente ieri sera tutte queste considerazioni che ho aggiunto ora non mi sono uscite per davvero... ma sarà un nostro piccolo segreto... ;-)


venerdì 1 maggio 2009

Lasciati andare...

Toccare il fondo non è un ritiro spirituale,
non è uno stramaledetto seminario.
Smettila di cercare
di controllare tutto,
pensa solo a lasciarti andare,
lasciati andare!
...



È solo dopo aver perso tutto
che siamo liberi di fare qualsiasi cosa.
(dal film "Fight club")