venerdì 27 febbraio 2009

Gli step di una storia...


“Qualcosa è accaduto al gentiluomo. Alla nozione stessa di gentiluomo. E’ calcificata, piena di crepe, disintegrata. Sarà colpa della liberazione e dell’emancipazione della donna. Sarà colpa dei reality-show. Sarà colpa di internet, che ha introdotto nelle nostre vite un’intimità di massa in assoluto contrasto con il significato originale del termine. Che evoca l’immagine, la sensazione di qualcosa comunque di un’altra epoca, di antiquato, ormai irrilevante.
Nel mondo reale, intanto, il concetto di comportamento socialmente accettato è cambiato. Oggi è lecito dire “puttana” in televisione […] e parlare casual, vestirsi casual e comprotarsi come se si desse del tu al mondo intero sembrano essere sintomi di ricercatezza. Bene, alcuni di questi comportamenti sono da gentleman, altri no. E la chiave dell’essere gentiluomo consiste proprio nel saper riconoscere la differenza.”

…questa è un po’ la premessa apparsa in un numero di GQ che mi è capitato fra le mani, per presentare un articolo di consigli su come deve comportarsi un gentiluomo che vive nel ventunesimo secolo. Lungi da me elencarveli tutti, anche perché la granparte sono vere e proprie CAZZATE (esempio: Un gentiluomo non deve comportarsi come se ignorasse l’esistenza del cellulare, bensì deve gestirlo come qualcosa di meno importante della persona seduta dall’altra parte del tavolo. –Ma no!-). Così viene sottolineato che è necessario adeguarsi alla persona che si ha di fronte, e che il gesto di aprire una portiera può non essere apprezzato da una fervente femminista, che addirittura può anticipare l’uomo ed essere lei stessa a spalancare la portiera dell’auto (si vabbè, questa scena giuro che non l’ho mai vista…), e in quel caso? Beh si accetta con grazia e con un sorriso.
Ma la parte a mio avviso più esilrante sono i consigli di come un gentiluomo deve comportarsi se vuole porre fine ad una storia. Dopo una premessa di banali consigli, come quello di evitare frasi patetiche come –E’ un problema mio- o –non ti merito- perché “equivale a mollarla con un post-it sullo schermo del computer”, l’articolo detta delle regole del mezzo da utilizzare per torncare una relazione. Più o meno così: “Conoscenza on-line: rapporto senza sesso: e-mail, sms”; “Relazione allo stadio iniziale: qualche appuntamento e UN PO’ DI SESSO, poche aspettative: basta una telefonata”; “Relazione stabile: weekend passati insieme e amici in comune: faccia a faccia”; “Convivenza: indirizzo in comune con POTENZIALITA’ MATRIMONIALI: faccia a faccia, meglio se accompagnati da un avvocato”. Geniale!

Posto che non sono, non voglio essere e non sarò mai un GENTILUOMO, nel senso puramente stretto del termine. Ora voglio capire.. quindi… una “conoscenza on-line” è già considerata una relazione?! (Cavolo, allora posso ufficialmente considerarmi POLIGAMO!). E poi, qual è il limite per stabilire quanto è “un po’ di sesso”? (Esiste una misura precisa, o si va a “spanne”?) E infine, una “relazione stabile” c’è solo quando e se si passa un weekend in comune?! (Terrore! Il mondo di Uomini e donne è sempre più reale…)

giovedì 26 febbraio 2009

Eternamente sospesi nel grigio...

"... Tutti scoprono, più o meno tardi nella loro vita, che la felicità perfetta non è realizzabile, ma pochi si soffermano invece sulla considerazione opposta: che tale è anche un'infelicità perfetta.

I momenti che si oppongono alla realizzazione di entrambi i due stati-limite sono della stessa natura: conseguono dalla nostra condizione umana, che è nemica di ogni infinito.

Vi si oppone la nostra sempre insufficiente conoscenza del futuro; e questo si chiama, in un caso, speranza, e nell'altro, incertezza del domani.

Vi si oppone la sicurezza della morte, che impone un limite a ogni gioia, ma anche a ogni dolore.

Vi si oppongono le inevitabili cure materiali, che, come inquinano ogni felicità duratura, così distolgono assiduamente la nostra attenzione dalla sventura che ci sovrasta, e ne rendono frammentaria, e perciò sostenibile, la consapevolezza.

Sono stati proprio i disagi, le percosse, il freddo, la sete, che ci hanno tenuti a galla sul vuoto di una disperazione senza fondo, durante il viaggio e dopo.

Non già la volontà di vivere, nè una cosciente rassegnazione:

ché pochi sono gli uomini capaci di questo, e noi non eravamo che un comune campione di umanità."


da "Se questo è un uomo" di Primo Levi



Posto che il libro non l'ho mai letto,
ieri mi è capitato di leggere questo brano,
e ne sono rimasto FOLGORATO.

Dopotutto, paradossalmente, è più positivo e ottimista di quanto sembri...

lunedì 23 febbraio 2009

Il più grande eroe... (che poi in classifica manco solo io...)

Notizia ANSA.
NEW YORK, 21 FEB
“Per gli americani Barack Obama e' l'eroe numero uno: il presidente degli Stati Uniti ha battuto per la prima volta Gesu' in un sondaggio”
Ecco la top ten dell'Harris Institute, pubblicato sul Chicago Sun Times:

1 – Barack Obama
2 – Gesu’ Cristo
3 - Martin Luther King
4 - Ronald Reagan
5 - George W. Bush
6 - Abraham Lincoln
7 - John McCain
8- John F. Kennedy
9 - Il pilota del volo United Airlines miracolosamente ammarato sull'Hudson Chesley Sullenberger
10 - Madre Teresa di Calcutta.

Sono solo io a non trovare un denominatore comune che dia senso a questa classifica?! Cioè metà sono morti, ma poi come è possibile vedere in una stessa classifica McCain e Madre Teresa?!? Già che c’erano ci mettevano Superman e Paris Hilton e facevano l’en-plein…!
Ma poi...
Bush sarebbe un eroe perché?
E pure Obama volendo è al più un…potenziale eroe
finora non mi pare che abbia mostrato di avere chissà quali "superpoteri".
Ma sono Americani, sarebbe troppo pretenzioso provare a capirli…

sabato 21 febbraio 2009

La vita... la si impara vivendola!

Papà, siediti e ascolta la mia canzone,
e se te la senti: canta anche tu!
No, non c’è niente che ti voglio dire che non ti ho già detto prima.
Ma, per usare parole tue, non puoi mai essere troppo sicuro...
Vedi, nonostante non lo dimostri sempre,
sono contento che tu sia qui!

Figliolo, è così strano sentire e vedere
che qualcuno così diverso è un’anima affine alla mia
Può darsi che tu sia andato a destra dove io sarei andato a sinistra,
Ma, figlio mio, va bene.
Avrai sempre il mio appoggio.
Vedi, nonostante non lo dimostri sempre,
sono orgoglioso di te, figlio mio.

In tutti i giorni andati
e in ognuno di quelli nuovi
c’è la voglia di essere come te.

Ogni volta che ti guardo, vedo me stesso.
Sono così orgoglioso di te.
Perché tu mi aiuti ad essere ciò che sono, un uomo migliore.
Sono semplicemente così orgoglioso di te.
Sono qui e sarò, se posso,
un padre ed un amico.

Hey, papà, dimmi cos’hai imparato,
così non mi metterò nei guai.

Figlio mio, te ne renderai conto vivendo,
farai i tuoi sbagli,
ma andrà bene così, si impara vivendo.

Si impara vivendo.

(Alain e Dane Clarck - Father & Friend)


mercoledì 18 febbraio 2009

Il caso Mentana

(Scusate l’assenza di tempismo, ma questo post ancora non avevo avuto occasione di pubblicarlo…)

La tv è informazione.
Sbagliato!
La tv è ANCHE informazione.
E’ anche intrattenimento.
E’ anche cultura.
E’ anche divertimento.
E’ anche emozione.
E’ per questo che nonostante lo trovo un professionista del giornalismo, stavolta non concordo con le motivazioni di Enrico Mentana di rassegnare le sue dimissioni.
Anche perché del caso di Eluana se ne era già parlato TROPPO prima, dopo e durante.
E strumentalizzarla ancora, non rispettando il “silenzio” della sua morte, il suo andarsene "in punta di piedi", era secondo me pure peggio.
Giusto anche perché resta valido il compito della tv di garantire la libertà di scelta di cosa guardare (e guardacaso il successo di quella precisa puntata del Grande Fratello ne è la riprova).
E se è vero che uno può scegliere di spegnerla, questa benedetta tv, allora dovremmo proprio spegnerla sempre…

Il diritto di dire NO

Io credo che abbiamo il diritto di scegliere la nostra morte come abbiamo il diritto di scegliere la nostra vita. Se cancelliamo la libertà di scelta individuale, segniamo la fine di tutti i nostri diritti.
Umberto Veronesi, a proposito del testamento biologico.
…e pubblico queste parole, pienamente conscio del fatto che sono ancora ben lontano dall’essere favorevole all’eutanasia.

Del furbo cardellino e del pettirosso solitario...

Le lezioni di questa inconcreta materia di “Comunicazione aziendale” proseguono. E con lei pure le cazzate che escono copiose dalla bocca mia e della mia attuale compagna preferita. Questi i “siparietti” più carini…

La profe: “Per crescere, per svilupparsi, è necessario essere promotori del cambiamento. E c’è una storia carina a proposito di questo che ho letto una volta in un articolo. Un tempo, in America, erano soliti consegnare il latte in confezioni aperte e c’erano così alcuni uccelli che si erano abituati a berlo. Dopo l’invenzione del tappo, però, solo una specie di uccelli imparò a fare leva e aprire la confezione, continuando a bere il latte. E la cosa curiosa è che questa abilità fu tramandata a tutta la specie, cosa che non accadde all’altro gruppo di uccelli. Questo perché i primi avevano imparato il significato della socialità e della mobilità. E sono questi i segreti del cambiamento. Dovete imparare a smuovervi, dovete imparare a comunicare…”
T: “A proposito di uccelli… ieri stavo guardando un servizio su Striscia che parlava della caccia agli uccelli e mio padre ha detto che da lui, in Germania, lo dicevano sempre che “gli italiani sono assassini di uccelli”. Sai che gli ho risposto? Che, beh, su quella stessa linea, era plausibile anche dire che i tedeschi sono assassini di ebrei, che è decisamente peggio…”
Io: “Te sei fuori…!”

* * *

Io: “Che palle oggi. Ah, a proposito, ti ho già detto che ti ho eletta miss Universo 2009!”
T: “Chi, tu?”
Io: “Certo…”
T: “Allora hai proprio buongusto, devo dire…”
Io: “Ok, ma ora mi aspetto un bel discorso da miss allora…”
T: “Mmmmm… vediamo… credo nella pace nel mondo. Credo nell’amore al di là delle differenze di età e di colore della pelle. E credo che non sia importante solo come si è fuori, ma anche come si è dentro…"
Io: “Parli del clitoride?”
T: “Certo che sei proprio scemo!”

* * *

Io: Ma quindi questa figura del “Crisis Management” che si occupa di gestire le crisi di un’azienda che fa per tutta la sua vita? Aspetta? Gufa?”
T: “Io direi che già che c’è appicca il fuoco ogni tanto a qualche impresa, per non restare disoccupato…”
Io: “Ah ecco chi ha creato il principio di incendio che ha boicottato l’ultima puntata del GF…”
T: “Eh già…”

* * *

La profe: “L’immagine genera immagine. E’ come dire che piove sempre sul bagnato…”
Io: “E tanto va la gatta al lardo no?”
La profe: “Noi filtriamo i messaggi sulla base di schemi mentali consolidati. Come ad esempio se ora ci dicessero che John Wayne era gay, nessuno ci crederebbe, visto che è considerato uno dei simboli della virilità. Mentre se vi dicessero che è gay un FROCIO COMUNE, non vi stupireste nemmeno troppo…”
Io: “No scusa, ha davvero detto – frocio comune-?!?”
T: “No ti prego! Io non l’ho sentita!! Voglio vedere l’RVM!!”

…e vi lascio giusto con uno slogan che mi ha colpito, apparso su una delle pubblicità apparse durante gli anni dello scandalo CONTRO il marchio Nestlè, che era accusato di TAGLIARE IL LATTE IN POLVERE CON ACQUA CONTAMINATA, causando la morte di bambini africani, come mosche (Non lo sapevate, vero? Se è per quello io non sapevo nememno che la prima versione della Classe A dovette essere ritirata perché… si ribaltava!):
“ ALLATTARE AL SENO E’ GRATUITO”.
[..ci mancava solo che c’era da pagare qualcosa…]

martedì 17 febbraio 2009

E chi l'ha detto che per fare il cantante devi essere...intonato?

Dopo il “coitus interruptus” del Grande Fratello,
mi sono visto la puntata di Xfactor.


E un po’ di domande sono affiorate in me:

…notavo solo ora, ma quanto è gay Daniele?
ma che tacchi hanno i Farias?!

Sono alti un metro e uno sputo?!?
chi diavolo ha vestito AmbraMarie? Pare una Pippi-calzelunghe
che si è fatta da sola una camicia riciclando la tovaglia del pic-nic!
ma la Ventura quanto invecchia ad ogni puntata?
..e, soprattutto,
ma chi cazzo è che vota quei cavolo di Farias??????
…una delegazione dalla Patagonia? Mah…




..intanto, immeritato "addio" oh Ambra...

(se volete, cmq, trovate i miei pareri sulle esibizioni sull’altro mio blog)

domenica 15 febbraio 2009

Moriremo e basta


L'Italia, mi spiace dirlo, non ce la farà.
Ha perso la partita per incapacità di cittadinanza.
Abbiamo un problema: siamo molto self-focused, egoriferiti,
quando va bene a noi il resto non conta.
Non c'è progresso dal punto di vista sociale.
Qualunque cittadina di merda della Germania ha festival, cultura,
artisti di strda, posti dove portare i bambini, luoghi pubblici decenti.
La gente ama il proprio Paese, viaggia sui canali...
...a noi i canali li ha fatti Leonardo e li trattiamo da fogne.
(Quindi? Ce ne andiamo?)
Ma no, moriremo e basta.

- Morgan -

E poi avete ancora il coraggio di dire a Masini che è lui il pessimista??

sabato 14 febbraio 2009

La frase del giorno

"Tutto quello che precede
un incontro
fra un uomo e una donna...

...è pura menzogna!"



venerdì 13 febbraio 2009

...e parliamo ancora di tempo...
(e non di quello che sto buttando in questi giorni
con questa PAZZIA di tenere in piedi due blog)


...con un nemmeno troppo sottile "file rouge"
che collega questo post con quello precedente...



...stavo meditando sulle parole de "Il tempo stesso",
canzone di Tiziano featuring Battiato...


..sbaglio, o lo zampino ECLETTICO del secondo
è più che preponderante..??

Lascio a voi...

Messo a dura prova anche un pragmatico convinto
fissa il mondo e perde molto tempo, come me
l’evidenza degli eventi che rinneghi
favorisce il trascorrere del tempo
e il logorio che lo pervade.

Dipendenza da dominio del mio tempo
Madre della smania mia di anticipare il tempo stesso
Un dolor quotidiano cambia
Cresce pari al corso del suo tempo
Proporzioni dirette o inverse:
Il legame tra tempo e gioie perse

[...]

Fu mio amico e complice dei dubbi di una vita,
Il tempo accondiscende
e occulta ogni cosa fallita.

giovedì 12 febbraio 2009

Hai il sabato libero? Perchè non fare la sguattera....

..ieri sera sono stato al karaoke con un'amica...

...sorvolerò sul fatto che ho piantato di quelle STECCHE che a confrontro Giops di X Factor (o le Lollipop a Sanremo, vedete un pò voi) potrebbe mettersi a cantare Mina...

...sorvolerò anche sul fatto che ci il nostro "repertorio" ha spaziato dai Negramaro a Gigi D'Alessio (che più "sul cazzo" di lui mi sta solo Signorini...), da Madonna (vuoi mettere la carica che ti da "La isla bonita") al duetto Baldi-Alotta (che detto così so che per molti è difficile da collegare a "Non amarmi"), passando per Tozzi-Raf... Paolo Pablo Meneguzzo e... udite udite... Giusy Ferreri... che è sicuramente nelle mie corde, che dite?! (Salvo il fatto che io penso di RAGLIARE giusto un attimo meno...)

...ma tutto questo per arrivare a dirvi che fra gli ammorbanti.. oops scusate... interessanti discorsi di questa mia amica c'era questa sua nuova "passione" (scusate di nuovo, ma un pò mi vergogno pure a chiamarla tale...)... dice che vuole andare nei weekend a fare la... lavabicchieri... che ha sentito che pagano bene e che così conoscerebbe un pò di baristi...

...tolto il fatto che sarebbe rinchiusa per ore nelle cucine di un locale in condizioni che nemmeno Cenerentola credo si presterebbe, ma poi... e questa sarebbe un'aspirazione?? E io che mi sbattevo a pensare che ne sarà del mio futuro sognando di fare, che ne so, il giornalista ... il giudice a Xfactor ... o pure il copy writer... no, vabbè, vi giuro che piuttosto del lavapiatti arriverei pure a fare l'attore hard... ahah... Trentalance preparati... ora hai un concorrente in più!

Muhahahahahahahahaha!


Come allungare di un'ora la nostra giornata...


...dicono che sia possibile trasformare le ore del giorno in 25, anzichè 24...

...ok che il tempo è relativo, ma qui siamo ai limiti del surreale...
...vediamo come si fa...

"Per allungare di un'ora la giornata devi spostare tutte le tue attività di un'ora al giorno per 12 giorni (praticamente arrivi a spostare tutto di 12 ore in 12 giorni), dormire compreso.... così arrivi alla fine dei 12 giorni che dormi di giorno e studi/lavori di notte (cose da pazzi) e così il tuo organismo percepirà la giornata di 25 ore anzichè 24..."

...posto che ovviamente ci credo poco...
ma, soprattutto, non so perchè ma la percepisco come una cosa alquanto scomoda.. anche perchè se inizio a girare di notte e a dormire di giorno non credo che ciò giovi molto alla mia vita sociale... tanto vale mettere la sveglia un'ora prima che almeno guadagno cmq un'ora...

..che poi ovviamente passerei dormendo.... eheh ;-)


mercoledì 11 febbraio 2009

Sexy.... fino alle mutande

Seguendo la puntata, questo particolare mi era videntemente sfuggito...
E sarebbe passato sotto silenzio se non fosse che oggi, per caso, mi ci sono imbattuto.
Purtroppo non so pubblicare il video, perciò sarete costretti a fare lo sforzo di cliccare su questo link…

http://www.youtube.com/watch?v=cIjt_Vrw4XY

..e no, non vuole essere un omaggio alla straordinaria voce di Noemi, o a quanto fosse sexy con quell’abito.
Provate per un attimo a non guardare lei, ma la coreografia alle sue spalle….
Proprio nel momento in cui pronuncia queste parole:
“solo per un’ora perdutamente” (è proprio la fine della canzone.. minuto 2,13 circa…)
..sbaglio o la coreografia in quel punto è abbastanza EQUIVOCABILE?
Notare le mani del ballerino, ma soprattutto dov’è la sua faccia…

…Tommasini, sei troppo un grande!! ;-)

Ingordo di vita

E vagavo nel mondo
senza sosta e senza meta,
intrappolato nel crudo sapore
di questa ardita realtà.
Seguendo il fresco profumo del domani
che tutto d’un fiato volevo inalare,
anche correndo il rischio di soffocare.
Ingordo di vita,
di quella fragranza, di quell’estasi,
a cui tutti siamo aggrappati come petali di un fiore.
Rischiando ogni minuto di staccarci,
di cadere,
separandoci per sempre dalla linfa che ci tiene appesi.
Eppure vogliamo resistere e insistiamo.
Resistiamo.
Stringiamo i denti per un solo respiro in più.
Un misero e fugace attimo.
La vita altro non chiede che di essere vissuta.
Mi paicerebbe tuffarmici:
non ho più paura di affogare.
Chiudo gli occhi,
trattengo il fiato
e… sopravvivo.


Il male? Ha origine con i Ray-Ban...

Oggi a lezione ho avuto la “sciagurata” idea di sedermi accanto ad una mia cara amica.
E riuscire a restare seri anche solo mezzo secondo è stata davvero dura…
…queste un po’ di assurde uscite, giusto per farvi capire quanto è stato PROFITTEVOLE andare in uni stamani…

T: Cavolo Arti, ma voglio anch’io le tue scarpe… tu che numero hai?
Io: 39! Infatti in giro partono sempre dal 40…
T:Ah ecco… che poi mi piacciono pure i pantaloni…
Io: Boh.. sono strani… hanno dentro una cosa lunga che da fuori non si vede… spetta che la cerco.
(E io lì che ravano nelle braghe in cerca di questa cosa misteriosa… ma trovo solo l’etichetta…)
T: Ah cavolo! Un’etichetta…
Io: Ma no scema! Non è quella.. solo che non capisco dove sia andata…
(In tutto ciò continuo a ravanare, con la maledetta sedia che cigola…)
T: Ora voglio vedere la scena: la profe che ci riprende e io che mi giustifico dicendo: “Oh mi scusi, c’è il mio compagno che sta cercando nei pantaloni QUALCOSA DI LUNGO da farmi vedere…”
Io: Ehm….

* * *

T: Ieri ho comprato da un marocchino il cd dei ragazzi di Amici
Io: Eh? I cazzi de che?
T: Si buonanotte… ho preso il cd dei ragazzi di Amici.. ora mi invidi un pò?
Io: Ma magari anche no…
(Nel mentre la profe sta giusto tenendo una lezione su etica e responsabilità sociale…)
La profe: Parlando di etica… è evidente che è difficile distinguere ciò che è etico da iò che non lo è…
Io: Tipo… mettersi le dita nel naso in pubblico non è etico…
T: Anche fare sesso con persone dello stesso sesso non è etico.
La profe: Ad esempio perché se uno di voi compra un Ray-ban tarocchi e torna a casa perché la madre non lo sgrida?
Io: Beh.. perché ha risparmiato…
La profe: Il ragazzo a quel punto percepusce quel gesto come eticamente non sbagliato. E da lì si passa a rendere “legittimo” scaricare musica da internet e, da lì, tutto il resto…
Io: Eh già… uno inizia sempre acquistando i Ray-Ban tarocchi e poi…
T: … e poi finisce all’eroina!

* * *

La profe: E’ un po’ come per i cellulari. Ormai se ne cambia almeno uno all’anno. Poi ne inventano sempre di nuovi… fra un po’ faranno pure il caffè…
Io: Scomodo…
T: Il mio moroso dice che manca solo che facciano i pompini…
Io: Cavolo no! Poi non gli servi più!
Sdong! (Rumore sordo della sua mano violenta sulla mia povera testolina…)

* * *

Io: Pensa che invece stamattina ho letto che se un uomo pensa al sesso gli cresce la barba…
T: E infatti vedo che hai già la ricrescita…
Io: Ma chi, io? Lo sai che ho un animo da suora….
T: Curioso che hai detto “suora”…

* * *

La profe: Viviamo in un mondo in cui l’eccesso di informazione ha portato al fatto che non sappiamo più selezionare quale di tutta l’informazione che ci arriva è effettivamente vera. Viviamo in un mondo dominato dal gossip…
Io: ..per la gioia di Signorini…
La profe: …come per esempio il caso di Obama. Sappiomo come si veste sua moglie, che scuola fanno le figlie e pure come ha scelto il suo cane. Ma nessuno appare interessato a ciò che intende fare per risolvere il problema economico del suo Paese…
Io: Curioso…. Un uomo nero alla casa… bianca.
T: No, ma infatti, mi sa che devono ridipingerla…
La profe: Un esempio per tutti è stato quando agli inizi del Novecento un giornalista aveva sparso la voce che il mondo stava subendo un attacco alieno… creando sgomento e…
Io: panico!
La profe: …panico…
Io: Beh immagino che tutti, giusto per sicurezza, saranno corsi a ciulare… che non si sa mai..
T: Sei fissato! Guarda… ti è appena cresciuta un po’ di barba…

* * *

D (parlando con la profe): Perché secondo me blablablabla…
Io: Cavolo quanti luoghi comuni! Sembra un discorso da “Miss Italia”… manca solo che in fondo ci metta la pace nel mondo e fa l’en-plein
Poco dopo, la profe: E così ci sono quattro livelli di responsabilità aziendale: quella economica, quella legale, quella etica e…
T: …la pace nel mondo!
La profe: ..quella filantropica.
Io: Oddio che è? Sono quelli che parlano senza muovere le labbra?
T: No, quelli sono i ventriloqui.
Io: Beh, vabbè, non ti formalizzare, è uguale… no?

* * *

La profe: …perché nelle mani sbagliate la comunicazione può diventare un MECCANISMO DIABOLICO….
Io: Ale’.. esageriamo…
La profe: … diventa un mezzo con cui si convince qualcuno a fare qualcosa che altrimenti non farebbe. Quindi, secondo voi, la comunicazione è un qualcosa di positivo, negativo o neutro?
Io: Dipende…
La profe: Dipende da come NOI decidiamo di usarla… con la comunicazione possiamo anche fare del male…
Io: ..beh vabbè, al massimo poi ci confessiamo…

Passo e chiudo. Ma fra le cose interessanti emerse a lezione la profe, stranamente non vestita come se stesse andando a fare un safari, ha anche fatto riferimento ad un programma tv in cui era emerso che a fare i conti con il rischio di obestià, una delle piaghe della realtà odierna, sono per assurdo i più poveri perché sono costretti a rivolgersi ai cibi grassi e unti dei “fast food” solo perché… costano meno. Ora, io il programma a cui si riferiva l’ho visto, la fonte di questa sagace riflessione è niente-popo’-di-meno-che Platinette.
Legittimo a quel punto non citare la fonte… eheh

E diamo il via ad una nuova era...

...dovrei iniziare piangendo?

..dicono che di solito si viene al mondo così...

il fatto è solo che il mio VERO blog non va.

Così inizio a vagliare ipotesi di location alternative, poi vediamo come va....