mercoledì 11 febbraio 2009

Il male? Ha origine con i Ray-Ban...

Oggi a lezione ho avuto la “sciagurata” idea di sedermi accanto ad una mia cara amica.
E riuscire a restare seri anche solo mezzo secondo è stata davvero dura…
…queste un po’ di assurde uscite, giusto per farvi capire quanto è stato PROFITTEVOLE andare in uni stamani…

T: Cavolo Arti, ma voglio anch’io le tue scarpe… tu che numero hai?
Io: 39! Infatti in giro partono sempre dal 40…
T:Ah ecco… che poi mi piacciono pure i pantaloni…
Io: Boh.. sono strani… hanno dentro una cosa lunga che da fuori non si vede… spetta che la cerco.
(E io lì che ravano nelle braghe in cerca di questa cosa misteriosa… ma trovo solo l’etichetta…)
T: Ah cavolo! Un’etichetta…
Io: Ma no scema! Non è quella.. solo che non capisco dove sia andata…
(In tutto ciò continuo a ravanare, con la maledetta sedia che cigola…)
T: Ora voglio vedere la scena: la profe che ci riprende e io che mi giustifico dicendo: “Oh mi scusi, c’è il mio compagno che sta cercando nei pantaloni QUALCOSA DI LUNGO da farmi vedere…”
Io: Ehm….

* * *

T: Ieri ho comprato da un marocchino il cd dei ragazzi di Amici
Io: Eh? I cazzi de che?
T: Si buonanotte… ho preso il cd dei ragazzi di Amici.. ora mi invidi un pò?
Io: Ma magari anche no…
(Nel mentre la profe sta giusto tenendo una lezione su etica e responsabilità sociale…)
La profe: Parlando di etica… è evidente che è difficile distinguere ciò che è etico da iò che non lo è…
Io: Tipo… mettersi le dita nel naso in pubblico non è etico…
T: Anche fare sesso con persone dello stesso sesso non è etico.
La profe: Ad esempio perché se uno di voi compra un Ray-ban tarocchi e torna a casa perché la madre non lo sgrida?
Io: Beh.. perché ha risparmiato…
La profe: Il ragazzo a quel punto percepusce quel gesto come eticamente non sbagliato. E da lì si passa a rendere “legittimo” scaricare musica da internet e, da lì, tutto il resto…
Io: Eh già… uno inizia sempre acquistando i Ray-Ban tarocchi e poi…
T: … e poi finisce all’eroina!

* * *

La profe: E’ un po’ come per i cellulari. Ormai se ne cambia almeno uno all’anno. Poi ne inventano sempre di nuovi… fra un po’ faranno pure il caffè…
Io: Scomodo…
T: Il mio moroso dice che manca solo che facciano i pompini…
Io: Cavolo no! Poi non gli servi più!
Sdong! (Rumore sordo della sua mano violenta sulla mia povera testolina…)

* * *

Io: Pensa che invece stamattina ho letto che se un uomo pensa al sesso gli cresce la barba…
T: E infatti vedo che hai già la ricrescita…
Io: Ma chi, io? Lo sai che ho un animo da suora….
T: Curioso che hai detto “suora”…

* * *

La profe: Viviamo in un mondo in cui l’eccesso di informazione ha portato al fatto che non sappiamo più selezionare quale di tutta l’informazione che ci arriva è effettivamente vera. Viviamo in un mondo dominato dal gossip…
Io: ..per la gioia di Signorini…
La profe: …come per esempio il caso di Obama. Sappiomo come si veste sua moglie, che scuola fanno le figlie e pure come ha scelto il suo cane. Ma nessuno appare interessato a ciò che intende fare per risolvere il problema economico del suo Paese…
Io: Curioso…. Un uomo nero alla casa… bianca.
T: No, ma infatti, mi sa che devono ridipingerla…
La profe: Un esempio per tutti è stato quando agli inizi del Novecento un giornalista aveva sparso la voce che il mondo stava subendo un attacco alieno… creando sgomento e…
Io: panico!
La profe: …panico…
Io: Beh immagino che tutti, giusto per sicurezza, saranno corsi a ciulare… che non si sa mai..
T: Sei fissato! Guarda… ti è appena cresciuta un po’ di barba…

* * *

D (parlando con la profe): Perché secondo me blablablabla…
Io: Cavolo quanti luoghi comuni! Sembra un discorso da “Miss Italia”… manca solo che in fondo ci metta la pace nel mondo e fa l’en-plein
Poco dopo, la profe: E così ci sono quattro livelli di responsabilità aziendale: quella economica, quella legale, quella etica e…
T: …la pace nel mondo!
La profe: ..quella filantropica.
Io: Oddio che è? Sono quelli che parlano senza muovere le labbra?
T: No, quelli sono i ventriloqui.
Io: Beh, vabbè, non ti formalizzare, è uguale… no?

* * *

La profe: …perché nelle mani sbagliate la comunicazione può diventare un MECCANISMO DIABOLICO….
Io: Ale’.. esageriamo…
La profe: … diventa un mezzo con cui si convince qualcuno a fare qualcosa che altrimenti non farebbe. Quindi, secondo voi, la comunicazione è un qualcosa di positivo, negativo o neutro?
Io: Dipende…
La profe: Dipende da come NOI decidiamo di usarla… con la comunicazione possiamo anche fare del male…
Io: ..beh vabbè, al massimo poi ci confessiamo…

Passo e chiudo. Ma fra le cose interessanti emerse a lezione la profe, stranamente non vestita come se stesse andando a fare un safari, ha anche fatto riferimento ad un programma tv in cui era emerso che a fare i conti con il rischio di obestià, una delle piaghe della realtà odierna, sono per assurdo i più poveri perché sono costretti a rivolgersi ai cibi grassi e unti dei “fast food” solo perché… costano meno. Ora, io il programma a cui si riferiva l’ho visto, la fonte di questa sagace riflessione è niente-popo’-di-meno-che Platinette.
Legittimo a quel punto non citare la fonte… eheh

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