martedì 7 settembre 2010

Il sottile confine fra amicizia.. e amore

L'ho letta, per caso. E ho trovato fortemente impossibile, per me, non pubblicarla qui.


"Mi chiedevo quali sono i limiti di tolleranza alla fatica e all'esasperazione e all'inutilità che un'amicizia dovrebbe avere, prima di diventare una specie di vocazione missionaria o una storia d'amore unidirezionale equivocata e dissimulata tutto il tempo.
Mi chiedevo se il legame non visibile che c'era tra noi tre era una forza, o invece un limite fatale alle nostre vite individuali."
(da "Di noi tre" - A. De Carlo)

...magari prima o poi ne parliamo.. :P

mercoledì 25 agosto 2010

Ballando fuori tempo.


"C’era fra loro una continua inversione di polarità: Sonia si era innamorata di lui quando ancora moriva di tenerezza a guardarlo. E invece, quasi dieci anni dopo, era stato lui ad essere folgorato dalla sua esuberanza, proprio quando aveva perso la sua proverbiale faccia di bronzo. Era come se si inseguissero, senza mai incontrarsi veramente. Come se avessero iniziato un ballo, con le figure identiche, i passi ben programmati, ma ognuno di loro avesse fatto partire la base con qualche battuta di ritardo. Singolarmente nessuno sbagliava un passo, ma a guardarli da fuori sembravano disperatamente fuori fase. -Ti ho amato quando tu ancora non mi consideravi. Ho cercato per anni di cambiare, lontano da te, con il tuo ricordo e la tua faccia ruffiana come modello da seguire. Ho percorso la mia vita certa di non rivederti mai più, ho raddrizzato la schiena, ho conosciuto uomini, che ho poi lasciato in nome della mia indipendenza e della mia dignità. Ti ho trovato di nuovo, per caso, sulla mia strada. Ora che ti somiglio, ora che credo di somigliarti, tu non sai nemmeno chi sono.- Era lei che lo trascinava, lei che restituiva un coraggio che lui non aveva più da anni."

(da "Nel nome del padre" di Gianni Biondillo)

...Che sia davvero così? Che non basta essere psicologicamente preparati a sopportare una storia d'amore e certi di aver trovato la persona giusta... che bisogna anche averla trovata nei momenti giusti delle reciproche vite. Giusto per andare a tempo, e non suonare stonati. No, non può essere, non può essere sempre tutto una questione di tempo! Non anche l'amore! (Amore? Oddio! Che ho detto!!)

sabato 14 agosto 2010

Luglio. I personaggi del mese...

Lo so, è ormai da troppo tempo che non passo da qui. E no, non posso dare colpa alla mia vita frenetica o alla mia nemmeno troppo latente predilezione per gli altri miei blog. E' che, alle origini di tutto, mi ero ripromesso di scrivere qui solo quando avevo realmente qualcosa di interessante da dire. E un pò perchè estate, un pò perchè mi va così, mi sa che in questo periodo da dire non ho poi molto. Al che vi lascio con i personaggi del mese... di luglio. O almeno quelli che a me hanno lasciato qualcosa. Qualsiasi cosa fosse.
Inevitabile la presenza di lui. Indubbiamente uno dei concerti della mia vita. Una corsa contro il tempo per perdere il minor numero di note possibili, il minor numero possibile di emozioni. Milano, Stadio San Siro. Ligabue. Colui che anche con l'ultimo album è riuscito ad accompagnare un intero mese della mia vita. Con musica e parole che arrivano diverse, in momenti diverse, e sempre facendo centro.

Un secondo nome? E' sempre un uomo, un attimo più nordico e che nella vita fa tutt'altro. O meglio, anche lui scrive, ma libri e non certo canzoni. Il suo "Tesi sull'esistenza dell'amore" è uno dei miei libri dell'anno. E certamente il libro di questa mia estate. Quattrocento pagine che compongono il romanzo d'esordio di un giovanissimo scrittore che è riuscito a graffiare la mia anima da lettore. Ah già, il suo nome pare essere Torben Guldberg, per quello che vi può fregare.

Torno inevitabilmente in ambito musicale. E un altro nome che mi viene da celebrare è ancora di un giovanissimo. Si chiama Bruno Mars, e dopo una collaborazione con B.o.b. tanto apprezzata dalle radio è ora on air con un'altra collaborazione, con un altro giovanissimo, tale Travie McCoy. E in mezzo ha pure lanciato in rete altri suoi brani che devono tutto solo a lui. Ecco, se dovessi puntare sul futuro musicale di qualcuno punterei su di lui. Giacchè a puntare su Fattinger pare che ci sia rimessa Maria, che lo ha già arruolato per la nuova edizione di Amici. Bah...

E, quasi un miracolo, stavolta nemmeno devo scervellarmi troppo per trovare almeno un nome femminile. Lea Michele. Lei è una attrice, anche se mi sa che ciò che la rende diversa dalle altre è più che altro la sua strepitosa voce. Così abilmente modulata nel ruolo della protagonista femminile di Glee, telefilm cult per i giovanissimi del 2010. E un pò anche per me.

...E poi? E poi è finito (finalmente?) uno dei telefilm che hanno accompagnato gli ultimi 6,7 anni della mia vita. Già sto parlando dei superstiti del volo Oceanic. Sto parlando di Jack, Kate, Sawyer, Sajid.. e quell'infinita serie di ombre che ruotavano attorno a loro. Sto parlando di Lost, che all'alba della sesta serie si è congedato da noi telespettatori. Concludendo un capitolo della mia vita. Pronto per aprirne uno tutto nuovo. O almeno credo.

mercoledì 28 luglio 2010

Consapevole

Consapevole.

Sono consapevole dei miei limiti fisici
e talvolta pure dei miei difetti estetici
sono consapevole delle mie pecche morali
e cedo, a modo mio, ai peccati capitali
ma so anche che i limiti sono solo paletti da saltare
per chi ha la giusta grinta, o il necessario coraggio
o per chi almeno ci prova
a diventare più saggio.

Sono consapevole di ciò che desidero e di ciò che voglio
e perfettamente conscio di come superare ogni scoglio
so esattamente ciò che, ad oggi, mai farei
ma so anche che è solo il tempo il re degli dèi
che lui inesorabile passa e ti fa cambiare mente
e tu cedi al suo volere, ineccepibilmente.
Ma sono le idee nuove a fare andare avanti il mondo
Un passo alla volta. In modo profondo.
Ed è solo così che si va,
sempre un pò più in là.

E So che sono troppo egoista per provare amore
e troppo freddo per scaldare un cuore
troppo rigido per lasciarmi andare
e troppo fifone per iniziare a saltare.
"Ma almeno sono consapevole" - mi potrei consolare,
ma sono anche troppo pigro per provare a cambiare
eppure spesso basterebbe una spinta
per essere spronato a spiccare il volo
a costo di non aprire le ali, a costo di restare solo.

Sono consapevole che sono io.
Che sono così.
E' che è molto più comodo restare qui.
So quel che sono, so quello che vorrei,
e se non vi sta bene... beh...sono solo fatti miei.

lunedì 7 giugno 2010

Maggio. I personaggi del mese...

E il caldo atteso arrivò. E anche maggio se ne andò. Ma qualcosa ci lasciò. No, questa non è una poesia. E' solo un intro per annunciare la mia nuova ricerca dei personaggi del mese che fu. E devo dire che il mese della Madonna... è il regno della donna. Perciò saranno in rosa i personaggi che vale la pena stimare...

..iniziamo dalla tv. E' passata sotto silenzio, ma che spesso vale più di mille parole. Maria Luisa Busi, noto volto del telegiornale della rete pubblica, ha deciso di lasciare il campo. Non per lasciare il posto ai giovani, ma perchè in diasaccordo con la manifesta faziosità del suo tg. E perchè si era perso di vista il senso più profondo di quello che dovrebbe essere il giornalismo. Ok, alla fine una nuova biondina ha preso il suo posto e tutto fila via come nulla fosse accaduto. Ma trovo comunque coraggioso il gesto. E la stimo un pò di più...

...inevitabile poi un altro nome, direttamente dal mondo dello sport. Colei che è riuscita ad oscurare almeno un pò la caduta di Valentino o l'attesa dei mondiali di calcio. Una donna da record. Negli ultimi giorni citata in ogni tg o giornale dello stivale. Francesca Schiavone. Perchè sono così le persone che vogliamo stimare. Persone che dimostrano quanto valgono sul campo... da tennis.

Inevitabile per me parlare di musica. Ed è una donna anche il personaggio del mese. Giudicata da qualcuno come una delle donne più belle del mondo, io la stimo soprattutto per le canzoni che fa. Dopo una riuscitissima collaborazione con Timbaland, si appresta a lanciare il tormentone dell'estate. quel "California gurls", con la partecipazione del rapper Snoop Dogg. Lei è mora. Lei è sexy. Lei è Katy Perry.

Cavolo. Non so da che parte uscire per trovare un quarto nome. Mi verrebbe da pensare al cinema, e quindi a Elio Germano. Ma ricordo di averlo già "stimato" qualche mese fa. Perciò rielaboro i pensieri in cerca di un altro nome. E mi rassegno a quello di Elizabeth Strout. Scrittrice. Premio Pulizer. Ma solo perchè sto leggendo in questi giorni un libro suo. E scrivere bene non è da tutti... specialmente in un mondo dove la gente guarda solo la tv.

E anche stavolta finisco con un personaggio surreale. Che ho riscoperto grazie a Google. E' uno dei videogiochi storici a cui tutti hanno giocato almeno una volta nella vita. E non sto parlando di Tetris..ma di lui. Il fuggitivo Pacman amante della frutta. Che, non mi dite che siete riusciti a resistere alla tentazione di premere "PLAY". :)


E' l'abitudine che rende lento il tempo


Si può vedere l’amore in tanti modi quando cambia la vita
E masticare dolore fino a fare sanguinare le dita
Si può giocare ad amare ...

Ma per avere l’amore devi dare tutto il meglio di te.
E l’abitudine consuma il tempo
e c’è qualcosa dentro te che ti confonde
e tutto gira lentamente, gli anni passano
persone che hai vicino a te non ti sorprendono più

E quando non ti meravigli c’è una parte che sa
che inesorabilmente muore
e non si sveglierà.
Vivi con i sogni di questa realtà

Ogni bisogno d’amore è il centro attorno a cui girare la ruota
che non si deve fermare fino a quando non si ferma la vita

Tu non avere timore di cambiare e di cercare la meta,
ma per avere l’amore devi dare il meglio di te.

È l’abitudine che rende lento il tempo
e il meglio resta dentro di te e si nasconde
...

È meglio fare cento sbagli che non muoversi.
(da "Vivi" di Enrico Ruggeri)


lunedì 24 maggio 2010

L'ottimismo è il profumo della vita... anche quando sa di "andato a male"


Samuel Beckett fu spesso accusato di essere un pessimista, accusa che lui respingeva. In realtà, ragionava, quelli che vengono definiti pessimisti sono i veri ottimisti – se non fosse per la loro certezza che il mondo, per quanto orribile, può essere migliorato, altrimenti non si sprecherebbero nemmeno a sollevare la questione. Gli ottimisti, continuava, sono invece i veri pessimisti, in quanto sono talmente convinti dell’irreparabilità della situazione da riuscire a fingere che non ci sia niente che non va.
(da "Il lamento del prepuzio" di Shalom Auslander)

giovedì 13 maggio 2010

Penelope.

Un uomo che non frequenta donne dimentica che hanno di superiore la volontà. Un uomo non arriva a volere quanto una donna, si distrae, s’interrompe, una donna no. Una donna è quel filo di ragno steso in un passaggio, che si attacca ai panni e si fa portare. Gli aveva messo addosso i suoi pensieri e non se li scrollava.
(da "Il peso della farfalla" di Erri De Luca)

mercoledì 12 maggio 2010

L'uomo è autore della sua rovina.

Narra la leggenda di un villaggio di cacciatori e pescatori.
Un bel giorno un pescatore decide di avvelenare gli animali, che "tanto lui mangia solo pesce".
Ma sfortuna vuole che lo stesso giorno, un cacciatore, avesse pensato la stessa cosa al contrario, avvelenando i pesci.
Il villaggio morì di fame.
A buon intenditor... buon appetito.

sabato 8 maggio 2010

Aprile. I personaggi del mese...

E nemmeno il tempo di voltarsi che siamo già a maggio. Ed è quindi tempo di fare gli auguri alla mamma, ma soprattutto di celebrare l'aprile che se ne è andato con i personaggi che un pò lo hanno segnato.
Inevitabile parlare di politica, e visto il marasma che c'è qui da noi, do il mio appoggio e la mia stima a qualcuno che viene dall'estero. Qualcuno lo ha definito "il nuovo Obama", perchè giovane e coraggioso nelle sue idee. Forse è stato giusto un pò sovvraccaricato di doti positive, visto che alla fine le elezioni ha finito per non vincerle, ma resta comunque l'ago della bilancia. Il raccoglitore dei dissensi verso il tradizionale dualismo fra conservatori e laburisti. Ovviamente parlo di lui, Nick Cleigg. Non perchè sia per svecchiare la politica a tutti i costi, ma perchè se ne vale la pena, perchè no?

E c'è pure un secondo nome che mi viene in mente all'istante. Tutt'altro calibro, tutt'altro spessore, e sicuramente privo di reali motivazioni per stimarlo davvero. Ma io me li ricordo dai tempi di Tila Tequila, e nonostante abbia perserverato nel dare all'estero l'immagine dell'italiano pizza e mandolino, io lo adoro uguale. Reduce recentemente dall'Isola dei Famosi, che non ha vinto nemmeno lui perchè la gente preferisce l'immagine fintamente pulita dell'ennesimo figlio dei Pooh, lui è Domenico Nesci. Ripeto: il perchè? Perchè a me va così...
Inevitabile poi parlare anche di musica. Il mio mese è stato segnato dalla scoperta dei Parlatones e dalla riscoperta di Noemi, fenomenale anche dal vivo. Ci sono state poi la conferma delle doti di David Guetta e il ritorno di Ligabue, ma se dovessi scegliere l'artista del mese finirei per ricadere su un gruppo, che in sordina ha mostrato di essere un sacco interessante. Anche loro, come i precedenti non ha vinto qualcosa. Non ha vinto Sanremo. Ma forse, vista la fine che ha fatto il Maiello, è stato meglio così. Loro sono i La fame di Camilla, per chi ancora non l'avesse colto.

E questa volta non mi toccherà nemmeno sforzarmi per trovare un nome femminile. Scoperta per caso leggendo un articolo su di lei in internet, e confermando le sue ineceppeibili doti da personaggio televisivo vivisezionando le sue apparizioni grazie a Youtube, non c'è che dire. Interessante promessa per la tv del futuro. Lei è Virginia Raffaele. Ci toccherà cercarcela a Very Victoria, in attesa che abbia un programma tutto suo.
Il quinto nome? Anche stavolta non ho dubbi. E' stato senza dubbio il miglior film di questo mio mese, e forse uno dei migliori della mia discretamente breve esistenza. Si tratta di The Millionaire. Ma più che premiare il film mi riservo di premiare il regista, quel Danny Boyle che aveva già realizzato un altro capolavoro, noto a tutti come Trainspotting. Grandioso anche stavolta e, permettemelo, altro che Cameroon...

mercoledì 5 maggio 2010

La frase del giorno

"Il pubblico non si fa un'opinione guardando la tv,
è la tv che pensa al posto suo."
(Francesco Colli, musicista classico)

sabato 1 maggio 2010

Primo maggio, su coraggio...

Non me lo posso permettere! Ieri sera ho scoperto che esiste un sacco di gente che non conosce Rimmel di De Gregori, un pezzo di storia della nostra musica. E, se tanto mi da tanto, saremo in molti di più a non conoscere quella vera, di Storia. Perciò eccomi alla riscoperta del significato della festa di oggi, quel Primo Maggio-Festa dei Lavoratori, che non può essere SOLO un giorno di vacanza.

Perciò, ho chiesto all'amico Wiki, che mi ha ricordato che questa celebrazione intende ricordare le battaglie operaie volte alla conquista di un diritto ben preciso: l'orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore. E che il tutto nacque nel lontano 1866, ovviamente oltreoceano (giusto che là sono sempre più avanti di noi), più precisamente nell'Illinois, dove si diede il via ad una serie di battaglie sindacali che furono poi tempestivamente emulate anche in Europa, e quindi da noi. Ma la vera origine della festa risale a qualche anno dopo, nel settembre 1882, e quindi ad una manifestazione organizzata dagli "Knight of Labor" a New York. Ma allora perchè si scelse la data del Primo Maggio, verrebbe spontaneo chiedersi? Beh, pare che a far cadere la scelta su questa data furono i gravi incidenti accaduti nei primi giorni di maggio del 1886 a Chicago che si conclusero con numerose vittime. Così fu verso la fine di quel secolo che si diede avvio a questa commemorazione annuale. Anche se, va detto, la festività fu soppressa in Italia durante il ventennio fascista, anche se fu fortunatamente ripristinata subito dopo la fine del secondo conflitto mondiale.

Altro da aggiungere? Beh, pare che oggi abbia deciso di commemorarla pure il portale più famoso della rete. Guardate un pò per conto vostro...


domenica 25 aprile 2010

Le cose sono perchè noi le vediamo


- La vita imita l’arte assai più di quanto l’arte imita la vita. E questo deriva dal fatto che lo scopo cosciente della Vita è trovare un’espressione, e che è appunto l’Arte che le offre certe belle forme attraverso le quali realizzarsi. E da questo deriva come corollario che anche la Natura imita l’are, poiché gli unici effetti che costei può mostrarci sono quelli che abbiamo già visto attraverso la poesia, o dentro ad un quadro. E questa è la spiegazione della sua bellezza, ma anche della sua debolezza.
- La tua teoria è certo molto curiosa, ma per renderla completa devi dimostrare che anche la natura, non meno della vita, sia un’imitazione dell’arte. Sei pronto a dimostrare anche questo?
- Mio caro amico, io sono pronto a dimostrare qualsiasi cosa. Certo. Da chi, se non dagli impressionisti abbiamo quelle meravigliose nebbie scure che scendono giù lungo le nostre strade, offuscando le luci e cambiando le nostre case in ombre mostruose? Tu sorridi, ma considera la faccenda da un punto di vista scientifico e metafisico, e troverai che ho ragione. Perché, cos’è la natura? La natura non è una grande madre che ci ha partoriti. E’ la nostra creazione. E’ nel nostro cervello che prende vita. Le cose sono perché noi le vediamo, e quel che vediamo, e come lo vediamo, dipende dalle arti che ci hanno influenzati. Guardare una cosa è molto diverso dal vederla. Non si vede niente se non si è vista la bellezza. Allora, e solo allora, essa comincia ad esistere.
(da "La decadenza della menzogna" di Oscar Wilde)

venerdì 16 aprile 2010

Pensieri (s)fusi

La quiete dopo la tempesta.
(O dopo il temporale?)


Ma resta un dubbio.
Ma perchè il tuono arriva sempre dopo?!
(Viaggia con Trenitalia "vecchia scuola"?)

Marzo. I personaggi del mese...

Marzo fuori porta, per cui sono praticamente in ritardo di tipo un mese... ma almeno posso fare la mia scelta dei personaggi di quel mese in maniera più che ponderata. E vediamo chi viene in mente, perciò...

Partiamo dal cinema. Ovviamente mi sbuca alla mente un nome, il visionario Tim Burton e il suo ritorno con la più classico e la più internazionale delle fiabe: Alice in the Wonderland. Personaggi talmente immaginari da sembrare perfetti e assurdamente realistici. Non sbaglia un colpo, e io non mi perdo un suo film. A quando il prossimo?!


Giriamo pagina e arriviamo alla musica. Il mio mondo. Un nome ha dominato su tutti, ed è quello del rapper (americano credo) Taio Cruz. Sua la canzone "Break your heart" che i locali in UK mettevano non-stop. E sua, al mio ritorno, pure la mia canzone del momento, quella "Dirty picture" che mi ha permesso di rivalutare un'altra artista emergente, Kesha. E ora che ci penso..mmm.. che voglia di ballare...
E restiamo sul musica ma in maniera ibrida con la tv. E' finito Amici e ci ha donato una degna vincitrice, tanto che per una volta mi trovo ad essere d'accordo con il popolo sovrano. Emma Marrone, ora lanciatissima verso le vette alte delle chart. Io odio le bionde, ma con lei faccio decisamente un'eccezione.

E passiamo all'arte che valuto sempre così poco. Nel paio di mostre che mi è capitato di vedere ho realizzato che forse Picasso è stato decisamente sopravvalutato. E che ci sono artisti italiani che meriterebbero più successo e stima. Come Vanvitelli. Come Cattellan.
O come lui, tale Francesco Panini, di non so quale secolo. Questo mese io scelgo lui.

E serve un quinto nome. E qui a sceglierlo non sono nemmeno stato realmente io. Ma ero a Cambridge e il tema del giorno era la descrizione di un personaggio che stimiamo. Io se proprio avrei finito per scegliere Steve Jobs, ma l'altro italiano è andato più sull'italiano. E ha scelto Marco Travaglio. "Perchè sa fare informazione in modo oggettivo" è stata la sua fragile giustificazione. Non so che abbia sto uomo, ma io pure amo il suo modo di comunicare. Perciò il posticino finale del mese è tutto suo.
A prestoooo!

domenica 11 aprile 2010

La frase del giorno

A volte è necessario commettere un piccolo peccato
per conquistare una grande virtù.

domenica 4 aprile 2010

La ricetta del successo

Nothing in the world can take the place of persistence.
Talent will not, nothing is more common than unsuccessful people with talent.
Genius will not, unrewarded genius is almost a proverb.
Education will not, the world is full of educated derelicts.
Persistence and determination alone are omnipotent.
The slogan press on has solved and always will solve the problems of human race.
(Calvin Coodlige)



Per chi non l'avesse capito, il significato profondo è che non serve essere onesti o acculturati, talentuosi o geniali. Per ottenere successo bastano costanza e determinazione. E, why not, un briciolo di fortuna, aggiungerei io...

sabato 3 aprile 2010

Io...

..e l'incredibile piacevole sensazione
del mettere la vita in stand-by.
Per un pò...

martedì 23 marzo 2010

...boh..

Mai contraddire una donna...
se aspetti qualche minuto
lo farà da sola.
(graziosa frase trovata in un Italian bar)

giovedì 11 marzo 2010

Finchè ci sarà anche una sola possibilità...

Ieri sera mi stavo di nuovo lamentando del fatto che non trovo il lavoro che vorrei. E che sono single, come sempre. E fra un compatimento e un altro, qualcuno finalmente è uscito dal coro ricordandomi che è ora di smettere di fare la vittima. E che di tutto posso avere bisogno tranne che di spinte. Basta carote, è ora di calci in culo! E' ora che sia io stesso a togliere la mia faccia dalla polvere e mi metta a combattere, a rimboccarmi le maniche e lottare per quello che vorrei. Che non ha senso cercare colpe al di fuori, anche se esistono. Che se fossi l'unico superstite di un aereo che precipita (e qui mi sa che è il caso che mi tocco), non ha senso dare colpa al pilota o al brutto tempo. Posso solo scegliere se lasciarmi morire o cercare di sopravvivere con quello che ho e quello che so fare. E, insomma, diciamocelo, ovviamente opterei per la seconda. E che è la strada giusta da seguire, me lo ricorda anche un brano che ho sentito per caso poco fa...

Allora è a questo punto che il motore si spegne,
il punto in cui o troviamo le parole
oppure non parliamo affatto
e’ qui che il carburante finisce
o è il momento di riniziare tutto daccapo.
Ci sono ancora possibilità,
e allora non perdiamo tempo

...
Non posso continuare a rimuginare sul passato
devo vivere
adesso
in maniera tale che il motore possa riaccendersi
...
Non so dove stiamo andando
ma non vedo l’ora di arrivarci.

Per ora so di sapere dove sto andando, almeno.
Per che ne sarà poi, ci penserà quando torno.

lunedì 8 marzo 2010

La frase del giorno


L'uomo possiede slanci,
incoerenze,
passioni,
amnesie,
tentazioni irresistibili
(infatti non resiste).
Dice cose che non fa
e fa cose che non dice.
(autore sconosciuto)

domenica 7 marzo 2010

Punto.

Sono fortunato.
Quanto cazzo di tempo mi serve ancora per capirlo?!

domenica 28 febbraio 2010

La mia canzone del periodo..

Mi scoccia ammetterlo, ma credo di non essere mai stato così voglioso di innamorarmi come in questo periodo. Sarà che è cambiato il vento, ma non ho ancora abbassato completamente tutte le mie ataviche barriere. Forse sono solo in attesa di trovare la persona giusta, che si è persa per strada... Forse è che solo domenica, ma mai avrei pensato di trovarmi ad apprezzare una canzone così...



Hai mai imboccato un innamorato?
Chiuso gli occhi e avuto fiducia?
Semplicemente avuto fiducia.
Hai mai lanciato per aria una manciata di brillantini?
Hai mai visto la paura sul volto e detto "non m’interessa"?
E' solo la metà dopo il punto di non ritorno,
la punta dell'iceberg,
il sole prima della bruciatura,
il tuono prima della luce e il respiro prima della frase,
ti sei mai sentito così?
Ti sei mai odiato per stare a fissare il telefono?
La tua intera vita in attesa dello squillo
che provi che non sei da solo.
Sei mai stato toccato così gentilmente da aver voglia di piangere?
Hai mai invitato uno sconosciuto ad entrare?
E’ solo la metà dal punto dell’oblio,
la clessidra sul tavolo,
la camminata prima della corsa,
il respiro prima del bacio,
e la paura prima delle fiamme.
Ti sei mai sentito così?

Eccoti, seduto in giardino che tieni il mio caffè
e mi chiami dolcezza.
Hai mai desiderato che una notte non finisse mai?
Hai mai preso al laccio la luna e le stelle e stretto forte la corda?
Hai mai tenuto il respiro chiedendoti se sarà mai meglio di stanotte?
Stanotte.
(Pink - Glitter in the air)

domenica 21 febbraio 2010

Febbraio. I personaggi del mese...

E anche febbraio ha ormai superato da giorni il suo giro di boa. E visto che il ritorno pare essere in questo caso più breve di quello che è stato per gli altri mesi, eccomi qui a cercare di tracciare ancora una volta le fila di chi sono i personaggi da stimare in questo mese, che presto se ne andrà.

Inevitabile iniziare dalla tv, che questo mese è stata univocamente monoplizzata dall'evento Sanremo, di cui ogni anno annunciano la morte e che ogni anno pare risvegliarsi come nemmeno Lazzaro ha mai fatto. Sorprendente infatti la conduzione di lei, Antonella Clerici, a mio avviso palesemente sopravvalutata, e che ineve è riuscita a fare incetta di ascolti e critiche positive. Finendo quasi per valere tanto oro quanto pesa, come si dice... E così è, inevitabilmente. Potrà piacere o no, ma lei i suoi soddisfacenti risultati li ha raggiunti. Ha impeccabilmente condotto la kermesse italiana più importante, divertendosi e lasciando alle spalle ogni possibile critica, con una semplice (e poderosa)... culata. Non potevo che fare il suo, di nome, per primo. E bbbbrava Antonella.

E con un file rouge nemmeno troppo sottile mi ritrovo a passare alla musica, di cui Sanremo avrebbe dovuto essere la casa madre. Ma non farei che ripetermi a citare nomi come Noemi o Malika, regine di questo festival. E troverei pure eccessivo citare qui il vincitore, quel Valerio Scanu proveniente direttamente dalla scuderia di Maria. I nomi che hanno veramente accompagnato il mio febbraio sono poi sempre quelli: Dashboard Confessional, Temper Trap, Khorakanè, Ratini e... Federica Camba. A lei, cantautrice nata in sordina, senza l'ausilio di nessuna partecipazione a sforna-successi tv, armata solo della sua musica e dei suoi testi, va questo posto d'onore. Il suo pezzo di lancio si chiama "Magari oppure no". Sonorità alla Lunapop, voce decisamente anticonvenzionale e ... grinta. La ricetta del successo è servita. Spero.

Il terzo nome è di solito legato al cinema. Ora mi sfugge se ho già avuto modo di citarlo il mese scorso, ma invitabilmente l'ultimo film che ho visto porta la targa di Muccino. E l'incredibile interpetazione di uno dei migliori attori che possiamo vantarci di avere, anche se negli ultimi anni si è un pò ritirato a fare il padre di famiglia. Perfetto, in ogni sua espressione. Bene, non ho null'altro da dire. Inevitabile che stia parlando di lui, Stefano Accorsi (in Casta').


E stavolta mi è venuto sin troppo facile trovare anche il quarto nome. Con un forzato parallelismo a Sanremo potrei anche dirvi che, così come il Festival si è dimostrato ANCHE una vetrina di chi è arrivato al successo senza necessariamente meritarselo, c'è stata un'altra manifestazione mondiale che ha invece fatto passare il concetto opposto. E che quindi ha premiato chi realmente meritvava di esserlo. E sto parlando delle olimpiadi. E farò un nome su tutti, visto che è poi l'unico di cui alla fin fine ho sentito parlare. Americano, inatteso vincitore del pattinaggio maschile. Pare chiamrasi Evan Lysacek. O almeno così mi pare di aver colto dalla rete.

Restava, se possibile, un quinto nome. E già dal mese scorso mi ero ripromesso di fare il nome di Bertolaso, quale degno rappresentante della Protezione Civile e di tutti quei volontari e non, che hanno fatto molto per l'Italia e non solo. Poi è scoppiata la polemica su una sua presunta corruzione, e ora non voglio esprimere giudizi, ma mi riservo quanto meno di prorogare la mia stima a data futura, quando le acque si saranno magari fermate un pò. Resta doveroso un plauso, per quello che hanno fatto in Abruzzo e pure per il loro recente sostegno ad Haiti, e per tutto quello che fanno in silenzio, alla Protezione di Civile.

..Bene. Fatto. Non resta che risentirci a marzo. Se ci sarò.
(E ammetto di essere stato tentato di aggiungere un sesto nome. E vi dirò pure che, laddove fosse stato, sarebbe sicuramente stato quello di Emma Bonino. E ho detto tutto.)

sabato 20 febbraio 2010

Il Bacio Perugina mi ricorda che...

Ciascuno mostra quel che è
dagli amici che ha.

(Ovviamente non concordo. Che poi volendo non mi pare nulla di incredibilmente nuovo. La frase "dimmi con chi vai e ti dirò chi sei" mi pare che cavalca il medesimo tema...)


giovedì 18 febbraio 2010

Dopo l'ariete non resta più nulla.

In questi giorni, che io sono così palesemente inesistente, sento "tutti" attorno a me parlare di muri e delusioni d'ammore. E tutti che non sanno capire se un addio sarà per sempre, o solo un arrivederci alla prossima puntata. E che non sanno decidere se stare fermi ad aspettare una telefonata che non arriverà, imbottirsi di alcool fino a chiedere al corpo di vomitare fuori le tossine in eccesso o agire. Agire, anche quando farlo significa sbattere la testa contro un muro, così solido e così evidente, e senza un ariete a disposizione. Io, anche se non so come mi comporterei laddove fossi in quella situazione, consiglio sempre l'ultima strada. Agire. Buttarsi contro il muro, provare ogni strada e non lasciare nulla di intentato. Anche laddove questo significasse stare peggio poi. Ma consiglio di agire, ma anche di capire quando il limite naturale delle botte in testa diviene non più sopportabile. Quando è necessario realizzare che il muro da abbattere è troppo duro per la nostra testa. E a quel punto, rassegnati, è necessario cedere. E capire che questo cedere non è necessariamente una sconfitta. Resterà magari l'amaro in bocca, per un pò, non c'è verso. Ma con un pò di gargarismi prima di andare a nanna passa tutto. E anche le botte, in un modo o nell'altro, si rimargineranno. Arriva per tutti, il momento di dire BASTA.
..compreso il messaggio? ;-)

lunedì 15 febbraio 2010

O finisce tutto con la superficie?

Questa canzone la ascolto da giorni. Ed ogni volta una frase diversa diviene più nitida, in mezzo ad un contesto ancora confuso. Ogni volta un diverso messaggio arriva dritto a me. Perciò, al fine di ottimizzare il tempo, ora rubo l'intero testo e lo faccio direttamente mio.
E un pò vostro, se vi va..


Guardami in faccia fratello, vorrei finisse quest’inverno,
vorrei non fosse ghiaccio eterno sull’asfalto che pesto.
Ogni volta con lo stesso gelo che portiamo appresso,
rinchiusi nel nostro universo…
Facciamo i nostri conti, ci incazziamo per i torti
e poi ci crediamo forti come pochi,
viviamo di stereotipi, e di giudizi comodi,
e nei rapporti preferiamo al cuore il portafogli.
Nei nostri volti, espressioni monocordi e sempre uguali
sempre schiavi di condizionali.
Immerso nei complessi esistenziali di chi invidia i bravi,
a poco a poco diventiamo sempre meno umani.
Cosa mancherà a noi occidentali?
Abbiamo tutto e lo mettiamo bene in vista,
slogan di una società arrivista al nostro sei individualista.
Non serve l’amore, non c’è ragione ch’esso esista

Ho bisogno d’amore, ti prego dammelo se ancora ce n’è ,
in questo mondo sento troppi perchè.
Alza gli occhi e guarda chi hai di fronte,
e poi dammi calore, in questo freddo delle strade
finché ne avrò abbastanza ancora dentro di me,
per scaldare tutte le parole…
Questa sera, non so com’è..
mi sento in pugno ad un sistema senza amore,
mi sento come modello quinto e tavolo…
per andar giù a riflettere e sai che ce (che c’è)…
che divise e poi fucili non li voglio con me
magari guardare il cielo e piangere,
inevitabile che, per ogni uomo che sta bene dieci soffrono
per ogni lacrima buttata c’è un ricordo.
Ho bisogno d’amore, vigliacco il mondo,
questo mondo, dove chi odia è avanti e chi ama è sullo sfondo
sempre se, uno sfondo c’è, o si ferma tutto con la superficie
che a volte è troppo fredda da riuscire a sopportare
la realtà è che la realtà fa male,
troppi.. per potersi accomodare tutti..
poco calore, poco amore e com’è poca la passione
troppa presunzione per amare altre persone
dai, colpiscimi più in fretta, dammi solo un’altra zolletta,
questa zolla di terra è sempre più fredda
ci fingiamo brillanti come Fonzie, ma siamo dei poveri stronzi, come Fantozzi
di questi tempi, stringere una mano qui a Milano è come quando sono a messa,
un gesto profano.. perchè infondo non ci credo,
e quando mi presento mi proteggo dietro a un vetro
siamo tutti uguali, concludiamo affari, protestiamo nelle strade perchè siamo pari
vuoi la verità ragazzo? di questo mondo pazzo a noi, non cene frega un cazzo:
la guerra, la fame, cazzate, facce preoccupate se va male con le nostre fidanzate
ci sfugge qualcosa, ci manca l’essenza,
datemi l’amore altrimenti vivo senza!

..
Hey Queste mura non lasciano spazio al dialogo
e sento soltanto.. che ogni notte rientro in un letto di ghiaccio,
fra mille pensieri.
E se talvolta mi guardo allo specchio
e ritrovo me stesso cambiato,
so che ogni giorno che passa ho sempre più bisogno d’amore ...

(Bassi Maestro ft. Numeri 2 - Ho bisogno d'amore)

domenica 14 febbraio 2010

Non voglio essere una preda. Però...


Ok. Ci sto. Qualcuno potrà pensare che sia un pò come la storia della volpe e l'uva, che quando qualcuno non riesce a raggiungere qualcosa si ripara dietro la scusa che forse, in effetti, quella cosa non la voleva poi così tanto. E qualcuno potrebbe anche avallare questa tesi con l'altrettanta famosa legge per la quale "chi la dura, la vince", ossia che spesso basta combattere per ottenere una cosa. Ma purtroppo la realtà ha dimostrato che, a volte, non va proprio così. Eppure resta vero che siamo solo noi artefici del nostro destino, e che quindi se in un dato momento della nostra vita non siamo felici, beh, forse in parte è perchè non lo vogliamo davvero essere. Ed è qui che interviene "il lupo", che ci chiede che senso abbia, in fin dei conti, la felicità. Alla fine esistono addirittura studi scientifici che dimostrano quanto la felicità sia fondamentalmente uno stadio deleterio per l'uomo. Infatti, se uno è insoddisfatto e "infelice" deve necessariamente reagire e mettere in moto una serie di comportamenti e reazioni per cambiare il suo "status". Se invece uno fosse costantemente felice, bene, finirebbe per adagiarsi lentamente su quello che è, creando staticità e assuefazione, e finendo così per tornare lentamente ad essere comunque infelice, ma senza accorgersene. Non solo, se dall'alba dei tempi i nostri antenati fossero stati davvero felici, forse oggi nemmeno ci saremmo più. Giusto che per la stessa legge ora esplicitata, la felicità li avrebbe portati ad abbassare le loro difese, diventando facili vittime per il predatore di turno. Quindi no, io non voglio essere una preda. Certo che però una qualche dose di felicità, così, mescolata con qualche sorso di caffè, non mi farebbe troppo male...

giovedì 11 febbraio 2010

Il pensiero del giorno...

24 anni? Hai ancora tutta una vita davanti!!!!

"Già. Ma allora forse non ne ho una dietro..."

domenica 7 febbraio 2010

Io resto io, anche in mezzo alla folla.

A coronamento di una serie di pensieri di questi ultimi giorni, il libro che sto leggendo mi ha ricordato che...

Diventerai qualcuno, un giorno...

Credo
ho sempre creduto
che ci sia qualcosa di speciale in me.
E sono speciale perchè so di essere chiunque.
Chiunque, in mezzo ad un oceano di piccoli chiunque
che credono tutti di essere Qualcuno.

(da "Oggi forse non ammazzo nessuno")


Non esiste la diversità. Esattamente come non esiste la normalità.

giovedì 4 febbraio 2010

Confido...

L'ultimo bicchiere e me ne andrò
che non se ne può più di tutte queste storie finte che
si vedono nei film, ma non ti danno mai qualcosa in più
di un freddo vuoto.


Già, un freddo vuoto è quello che mi è rimasto dopo avere visto l'ultimo film di Muccino. Distante anni luce da quel piccolo capolavoro che poteva essere "l'ultimo bacio". Un film angoscioso che disegna la nostra vita come il percorso cieco di piccole pedine impazzite accumunate dall'inevitabile paura di restare soli. Che un pò mi ci potrei pure rivedere, ma non certo per scelta. Per questo mi viene male a pensare che qualcuno, tornando a casa in auto, mi possa dire "Vabbè, che sarà mai.. alla fine così è la vita". Così è la vita? Io ancora spero di no. O almeno non sempre. Confido che un uomo non stia con una ragazza a caso solo perchè quella che ama ha deciso di iniziare la vita con un altro. Confido che questa stessa ragazza non accetti di passare il suo futuro con un uomo che è così evidente che non la vuole. Confido che quell'altra ragazza, invece, abbia la forza di scegliere fino in fondo cosa voglia dalla sua vita. O, meglio, chi voglia. E che quindi non viva in balia degli eventi ma prenda il coraggio di staccarsi da una storia che già l'ha fatta soffrire. Confido che un figlio abbandonato non debba per forza accettare il padre che ha scelto di stare lontano. Così come non credo abbia senso che una coppia che è così evidente che non ha un motivo valido per stare assieme, ci stia per forza. E questo motivo valido non può essere certo un figlio in arrivo, per di più nemmeno totalmente loro. E confido che il suicidio non sia mai una strada. E che per dimenticare una persona non basti una risata su un muretto. Confido di arrivare un giorno a credere all'amore. Confido nel riuscire a stare da solo, almeno qualche volta, almeno un pò. E confido di condividere un giorno la pienezza che posso trovare solo in me stesso con un'altra persona. Ma perchè con questa persona ci voglio stare, non perchè ho bisogno di una spalla su cui piangere o di un corpo caldo da stringere. Poi confido anche di trovare un lavoro, un senso alla mia vita e magari di risolvere almeno un quarto dei dubbi che accompagnano da sempre l'umanità. Forse confido in troppe cose. Ma al momento è così che mi va..

domenica 31 gennaio 2010

La frase del giorno

Pensa se di colpo
tutte le paure finissero a terra
come fanno le mele
qualcuno le ha spinte o le ha lasciate cadere
oppure è soltanto che tu
intanto
avrai maturato la tua realtà.
(Max Gazzè - La tua realtà)








venerdì 29 gennaio 2010

Anche la Zippo vuole dire la sua...


La tua vita non dipende
da cosa di accadrà domani
ma da come tu
saprai reagire.

giovedì 28 gennaio 2010

Per non dimenticare

In ritardo di un giorno.
Ma solo per una questione di tempo.

27 gennaio.
Giornata della memoria.

"Son morto con altri cento, son morto ch' ero bambino,
passato per il camino e adesso sono nel vento e adesso sono nel vento....
Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande silenzio...
Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni in polvere, qui nel vento..."
(Francesco Guccini - Auschwitz)

http://www.youtube.com/watch?v=JRY8CAWcch8

Chiunque salva una vita, salva il mondo intero.

Per non dimenticare. Perchè anche se noi non c'eravamo non dobbiamo cadere negli stessi errori. Eppure lo stiamo facendo. Dimenticando quel che è successo agli ebrei. Provando lo stesso odio verso qualcunaltro, fingendo che sia altro. Nascondendo il razzismo sotto un'altra forma. Relegandolo come un misero fatto di storia sui libri di testo. Senza pensare che davvero dalla storia si può imparare. Non è necessario rifare un errore se qualcunaltro lo ha già fatto per noi!


sabato 23 gennaio 2010

Il mondo canta storie...

So che non posso tenere in piedi questo blog postando canzoni altrui. Anche e soprattutto perchè ho un'altro blog che parla solo di musica. Ma questa canzone mi piace troppo che quasi non ascolterei altro. Perciò non so resistere alla voglia di condividerlo in tutte le mie controverse personalità virtuali... e non.


Il mondo canta storie che parlano d'orrore noi non lo ascolteremo. Il mondo fa la guerra noi tutti giù per terra giocheremo a biglie.
Dipingimi la faccia coi colori dell'arcobaleno
sorridi ancora perchè il tuo sorriso porterà il sereno.
Ci conosciamo ci siamo detti ti amo e non è successo nulla di strano
Questa paura di amare che ci gira intorno
è solo una bugia per non guardarsi dentro.
Ora siam di nuovo qua come qualche anno fa
su questa panchina.

Il mondo canta storie che parlano d'orrore noi non lo ascolteremo.
Il mondo fa la guerra noi tutti giù per terra giocheremo a biglie.
Ora siam di nuovo qua come qualche anno fa su questa panchina.
E guardo gli occhi tuoi perchè negli occhi tuoi si vede il cielo.
E basta un tuo sorriso che mi sento già così sereno.
Oggi partiamo oggi voliamo e mano nella mano andiamo lontano.
Questa paura di stare bene insieme
è una bugia degli uomini per non soffrire.
...

Ho voglia di scrivere ancora una lettera come non si fa più
Ho voglia di leggere ancora una favola come non si fa più
Ho voglia di riavere cose di un tempo che non tornano più
Ho voglia di avere qualcosa che ho perso
che ho perso.

Il mondo canta storie che parlano d'orrore noi non lo ascolteremo.
(Jacopo Ratini - Su questa panchina)


mercoledì 20 gennaio 2010

Gennaio. I personaggi del mese.

Mi hanno fatto notare che stavo un pò trascurando questo blog. Ma se è vero che qui scrivo solo quando ho qualcosa di vagamente interessante da dire, è facile intuire che la ragione sia semplicemente che non saprei che cavolo scrivere. Al che temporeggio, eleggendo i personaggi del mese...in corso.

Partiamo dalla musica. In questo gennaio mi hanno tenuto compagnia i pezzi di Temper Trap, Lady Gaga, Jovanotti, Grignani e Dashboard Confessional. Ma c'è una sola artista che mi ha esaltato al punto da proclamarla senza ombra di dubbio la migliore rivelazione del mese. Italianissima. Voce decisa e particolarissima. Lei si chiama Nina Zilli. Sentitevi pure un qualsiasi pezzo suo, che tanto non fa differenza: è brava sempre. Poi ok, potrà piacere o no. Ma io intanto la aspetto a Sanremo...


Passo successivo, tv. Sotto a chi tocca. Ultimamente trovo sempre più vergognoso e inguardabile il Gf, e poichè vedo poco altro, non mi resta che parlare di Amici. I miei preferiti ormai già li so, la graffiatissima Emma, il profondo Angelo e pure il rocker Enrico. Ma su tutti è un ballerino ad avere conquistato i miei favori, quest'anno. E no, non è quel raccomandato di Rodrigo, no. E' italianissimo, e si chiama Stefano De Martino. L'eleganza di un corpo che parla (aldilà delle inguardabili e insensate scritte sul corpo).

Musica, tv... il terzetto perfetto si chiude con il cinema. Ma non parlo di un attore stavolta, ma di un regista. E ovviamente non potrebbe essere che lui, già pluripremiato regista di Titanic, a più di dieci anni di distanza ci ritenta con Avatar. James Cameron. Successo di pubblico e di critica. File ai botteghini. Io ancora non l'ho visto. Ma non credo aspetterò molto a farlo.. E a questi miracoli ci riesce (quasi) solo lui..




Un quarto nome? Si, non mi è troppo difficile trovarlo. Già ho parlato di lui, ma lo rifaccio volentieri. Sto leggendo in questi giorni il suo ultimo libro, Emmaus. Ed è fantastico riscoprirmi in grado di provare emozioni. Solo lui sa trasportarmi in un mondo parallelo cancellando tutto ciò che appartiene a questo. Solo lui. Solo Alessandro Baricco. E non servono altre ragioni per motivare il fatto che sia lui, ormai da anni, il mio indiscusso scrittore preferito.

Che faccio, trovo un altro personaggio? Ma no, maddai, è tardi. Se proprio mi rifaccio il mese prossimo. Anzi, ho altro da fare: devo prima trovare una degna compagnia per San Valentino, che se no poi è troppo tardi...