E anche febbraio ha ormai superato da giorni il suo giro di boa. E visto che il ritorno pare essere in questo caso più breve di quello che è stato per gli altri mesi, eccomi qui a cercare di tracciare ancora una volta le fila di chi sono i personaggi da stimare in questo mese, che presto se ne andrà.
Inevitabile iniziare dalla tv, che questo mese è stata univocamente monoplizzata dall'evento Sanremo, di cui ogni anno annunciano la morte e che ogni anno pare risvegliarsi come nemmeno Lazzaro ha mai fatto. Sorprendente infatti la conduzione di lei, Antonella Clerici, a mio avviso palesemente sopravvalutata, e che ineve è riuscita a fare incetta di ascolti e critiche positive. Finendo quasi per valere tanto oro quanto pesa, come si dice... E così è, inevitabilmente. Potrà piacere o no, ma lei i suoi soddisfacenti risultati li ha raggiunti. Ha impeccabilmente condotto la kermesse italiana più importante, divertendosi e lasciando alle spalle ogni possibile critica, con una semplice (e poderosa)... culata. Non potevo che fare il suo, di nome, per primo. E bbbbrava Antonella.
E con un file rouge nemmeno troppo sottile mi ritrovo a passare alla musica, di cui Sanremo avrebbe dovuto essere la casa madre. Ma non farei che ripetermi a citare nomi come Noemi o Malika, regine di questo festival. E troverei pure eccessivo citare qui il vincitore, quel Valerio Scanu proveniente direttamente dalla scuderia di Maria. I nomi che hanno veramente accompagnato il mio febbraio sono poi sempre quelli: Dashboard Confessional, Temper Trap, Khorakanè, Ratini e... Federica Camba. A lei, cantautrice nata in sordina, senza l'ausilio di nessuna partecipazione a sforna-successi tv, armata solo della sua musica e dei suoi testi, va questo posto d'onore. Il suo pezzo di lancio si chiama "Magari oppure no". Sonorità alla Lunapop, voce decisamente anticonvenzionale e ... grinta. La ricetta del successo è servita. Spero.
Il terzo nome è di solito legato al cinema. Ora mi sfugge se ho già avuto modo di citarlo il mese scorso, ma invitabilmente l'ultimo film che ho visto porta la targa di Muccino. E l'incredibile interpetazione di uno dei migliori attori che possiamo vantarci di avere, anche se negli ultimi anni si è un pò ritirato a fare il padre di famiglia. Perfetto, in ogni sua espressione. Bene, non ho null'altro da dire. Inevitabile che stia parlando di lui, Stefano Accorsi (in Casta').
Inevitabile iniziare dalla tv, che questo mese è stata univocamente monoplizzata dall'evento Sanremo, di cui ogni anno annunciano la morte e che ogni anno pare risvegliarsi come nemmeno Lazzaro ha mai fatto. Sorprendente infatti la conduzione di lei, Antonella Clerici, a mio avviso palesemente sopravvalutata, e che ineve è riuscita a fare incetta di ascolti e critiche positive. Finendo quasi per valere tanto oro quanto pesa, come si dice... E così è, inevitabilmente. Potrà piacere o no, ma lei i suoi soddisfacenti risultati li ha raggiunti. Ha impeccabilmente condotto la kermesse italiana più importante, divertendosi e lasciando alle spalle ogni possibile critica, con una semplice (e poderosa)... culata. Non potevo che fare il suo, di nome, per primo. E bbbbrava Antonella.
E con un file rouge nemmeno troppo sottile mi ritrovo a passare alla musica, di cui Sanremo avrebbe dovuto essere la casa madre. Ma non farei che ripetermi a citare nomi come Noemi o Malika, regine di questo festival. E troverei pure eccessivo citare qui il vincitore, quel Valerio Scanu proveniente direttamente dalla scuderia di Maria. I nomi che hanno veramente accompagnato il mio febbraio sono poi sempre quelli: Dashboard Confessional, Temper Trap, Khorakanè, Ratini e... Federica Camba. A lei, cantautrice nata in sordina, senza l'ausilio di nessuna partecipazione a sforna-successi tv, armata solo della sua musica e dei suoi testi, va questo posto d'onore. Il suo pezzo di lancio si chiama "Magari oppure no". Sonorità alla Lunapop, voce decisamente anticonvenzionale e ... grinta. La ricetta del successo è servita. Spero.
Il terzo nome è di solito legato al cinema. Ora mi sfugge se ho già avuto modo di citarlo il mese scorso, ma invitabilmente l'ultimo film che ho visto porta la targa di Muccino. E l'incredibile interpetazione di uno dei migliori attori che possiamo vantarci di avere, anche se negli ultimi anni si è un pò ritirato a fare il padre di famiglia. Perfetto, in ogni sua espressione. Bene, non ho null'altro da dire. Inevitabile che stia parlando di lui, Stefano Accorsi (in Casta').
E stavolta mi è venuto sin troppo facile trovare anche il quarto nome. Con un forzato parallelismo a Sanremo potrei anche dirvi che, così come il Festival si è dimostrato ANCHE una vetrina di chi è arrivato al successo senza necessariamente meritarselo, c'è stata un'altra manifestazione mondiale che ha invece fatto passare il concetto opposto. E che quindi ha premiato chi realmente meritvava di esserlo. E sto parlando delle olimpiadi. E farò un nome su tutti, visto che è poi l'unico di cui alla fin fine ho sentito parlare. Americano, inatteso vincitore del pattinaggio maschile. Pare chiamrasi Evan Lysacek. O almeno così mi pare di aver colto dalla rete.
Restava, se possibile, un quinto nome. E già dal mese scorso mi ero ripromesso di fare il nome di Bertolaso, quale degno rappresentante della Protezione Civile e di tutti quei volontari e non, che hanno fatto molto per l'Italia e non solo. Poi è scoppiata la polemica su una sua presunta corruzione, e ora non voglio esprimere giudizi, ma mi riservo quanto meno di prorogare la mia stima a data futura, quando le acque si saranno magari fermate un pò. Resta doveroso un plauso, per quello che hanno fatto in Abruzzo e pure per il loro recente sostegno ad Haiti, e per tutto quello che fanno in silenzio, alla Protezione di Civile.
Restava, se possibile, un quinto nome. E già dal mese scorso mi ero ripromesso di fare il nome di Bertolaso, quale degno rappresentante della Protezione Civile e di tutti quei volontari e non, che hanno fatto molto per l'Italia e non solo. Poi è scoppiata la polemica su una sua presunta corruzione, e ora non voglio esprimere giudizi, ma mi riservo quanto meno di prorogare la mia stima a data futura, quando le acque si saranno magari fermate un pò. Resta doveroso un plauso, per quello che hanno fatto in Abruzzo e pure per il loro recente sostegno ad Haiti, e per tutto quello che fanno in silenzio, alla Protezione di Civile.
..Bene. Fatto. Non resta che risentirci a marzo. Se ci sarò.
(E ammetto di essere stato tentato di aggiungere un sesto nome. E vi dirò pure che, laddove fosse stato, sarebbe sicuramente stato quello di Emma Bonino. E ho detto tutto.)
(E ammetto di essere stato tentato di aggiungere un sesto nome. E vi dirò pure che, laddove fosse stato, sarebbe sicuramente stato quello di Emma Bonino. E ho detto tutto.)
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