mercoledì 25 agosto 2010

Ballando fuori tempo.


"C’era fra loro una continua inversione di polarità: Sonia si era innamorata di lui quando ancora moriva di tenerezza a guardarlo. E invece, quasi dieci anni dopo, era stato lui ad essere folgorato dalla sua esuberanza, proprio quando aveva perso la sua proverbiale faccia di bronzo. Era come se si inseguissero, senza mai incontrarsi veramente. Come se avessero iniziato un ballo, con le figure identiche, i passi ben programmati, ma ognuno di loro avesse fatto partire la base con qualche battuta di ritardo. Singolarmente nessuno sbagliava un passo, ma a guardarli da fuori sembravano disperatamente fuori fase. -Ti ho amato quando tu ancora non mi consideravi. Ho cercato per anni di cambiare, lontano da te, con il tuo ricordo e la tua faccia ruffiana come modello da seguire. Ho percorso la mia vita certa di non rivederti mai più, ho raddrizzato la schiena, ho conosciuto uomini, che ho poi lasciato in nome della mia indipendenza e della mia dignità. Ti ho trovato di nuovo, per caso, sulla mia strada. Ora che ti somiglio, ora che credo di somigliarti, tu non sai nemmeno chi sono.- Era lei che lo trascinava, lei che restituiva un coraggio che lui non aveva più da anni."

(da "Nel nome del padre" di Gianni Biondillo)

...Che sia davvero così? Che non basta essere psicologicamente preparati a sopportare una storia d'amore e certi di aver trovato la persona giusta... che bisogna anche averla trovata nei momenti giusti delle reciproche vite. Giusto per andare a tempo, e non suonare stonati. No, non può essere, non può essere sempre tutto una questione di tempo! Non anche l'amore! (Amore? Oddio! Che ho detto!!)

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