giovedì 14 maggio 2009

Stay Hungry, Stay Foolish...

E' inevitabile. Arriva un momento nella vita in cui bisogna mettere un punto a ciò che "è stato" fin lì. E se anche quel punto non lo metti tu, perchè temporeggiare ti viene più facile, qualcuno lo mette al posto tuo. A me ci ha pensato il tempo. E' tempo di cambiamenti. E' finito un percorso, e dopo qualche mese per riprendere fiato, sarò catapultato da qualche parte.

Di che sto parlando? Del fatto che ho finito il mio percorso universitario. Perchè ne parlo? Perchè la professoressa dell'ultimo corso della mia vita ha deciso di congedarsi proponendoci il filmato di un discorso tenuto da Steve Jobs il 12 giugno 2005, durante una cerimonia di consegna delle lauree. E devo dire che questo filmato ha raggiunto l'obiettivo e non è affatto passato indifferente. Perciò, pensavo di riproporlo anche a voi (giacchè, dopotutto, è anche a questo che servono questi maledetti blog...).

Questo è il link per vedervelo...
http://www.youtube.com/watch?v=nFKY8CVwOaU
http://www.youtube.com/watch?v=G3bCOLl_1NE&feature=related

E questi sono i pezzi che più mi hanno colpito...
La prima storia parla di unire i puntini.
[…] Tutto quello in cui inciampai nella mia vita semplicemente seguendo la mia curiosità ed il mio intuito si rivelarono in seguito di valore inestimabile. Se non avessi scelto di interrompere il piano degli studi obbligatorio, non avrei scelto quel corso di calligrafia ed i personal computer avrebbero potuto non avere la stupenda tipografia che hanno. Era ovviamente impossibile unire i puntini guardando al futuro, mentre ero al college, e capire in cosa si sarebbe concretizzata. Ma la realizzazione era estremamenta chiara, guardardando alle spalle, dieci anni dopo. Non puoi unire i puntini guardando al futuro, puoi connetterli in un disegno, solo se guardi al passato. Dovete quindi avere fiducia nel fatto che i puntini si connetteranno, in qualche modo, nel vostro futuro. Dovete avere fede in qualcosa - il vostro intuito, il destino, la vita, il karma, quello che sia.

La seconda storia parla d’amore e di perdita.

[...] Avevamo appena creato il nostro miglior prodotto - il Macintosh - un anno prima, e io avevo appena compiuto 30 anni. E fui licenziato. Come si fa ad essere licenziati dalla compagnia che hai fondato? […] All’epoca non me ne accorsi, ma il mio licenziamento dalla Apple fu la cosa migliore che poteva capitarmi. Il peso del successo fu rimpiazzato dall’illuminazione di essere un principiante ancora una volta, con molta meno sicurezza su tutto. […] A volte la vita ti colpisce in testa come un mattone. Non perdete la fede. Sono convinto del fatto che l’unica cosa che mi ha consentito di proseguire sia stato l’amore che provavo per quello che facevo. Dovete trovare ciò che amate. E’ questo è tanto vero per il vostro lavoro quanto per chi vi ama. Il lavoro riempirà gran parte della vostra vita e l’unico modo per essere veramente soddisfatti e quello di fare quello che pensate sia il lavoro migliore. E l’unico modo per fare il lavoro migliore e quello di amare quello che fate. Se non lo avete ancora trovato, continuate a cercare. Non vi fermate. Come tutti gli affari di cuore, lo saprete quando lo troverete. E, come nelle migliori relazioni, diventerà sempre migliore al passare degli anni. Quindi, continuate a cercarlo fino a quando non l’avrete trovato. Non fermatevi.
La terza storia parla di morte.
Quando avevo 17 anni, lessi un brano che diceva più o meno: “se vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo, prima o poi lo sarà veramente”. Rimasi impresso, e da allora, per gli ultimi 33 anni, ho guardato nello specchio ogni mattina e mi sono chiesto: “se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei veramente fare quello che sto per fare oggi?” E ogni volta che la risposta fosse “No” per troppi giorni di seguito sapevo di aver bisogno di cambiare qualcosa.
[…] Ricordarsi che moriremo è il modo migliore che conosco per evitare le trappola di pensare di avere qualcosa da perdere. Siete già nudi. Non c’è nessun motivo per non seguire il vostro cuore.
[…] Nessuno vuole morire. Neanche chi vuole andare in paradiso vuole morire per arrivarci. E nonostante tutto, la morte è la destinazione che condividiamo. Nessuno vi è mai sfuggito. E così dovrebbe essere perchè la Morte è probabilmente l’unica, migliore invenzione della Vita. E’ l’agente di cambiamento della Vita. Elimina il vecchio per far spazio al nuovo. Proprio adesso il nuovo siete voi, ma un giorno non troppo distante da oggi, diventerete gradualmente il vecchio che deve essere eliminato. Mi dispiace essere così drammatico, ma questa è la verità.
Il vostro tempo è limitato, quindi non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi - che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altri. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui lasci affogare la vostra voce interiore. E, cosa più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore ed il vostro intuito. Loro sanno già quello che voi volete veramente diventare. Tutto il resto è secondario.
Quando ero giovane, c’era un’incredibile pubblicazione chiamata The Whole Earth Catalog, che era una delle bibbie della mia generazione. […] Stewart ed il suo gruppo pubblicaro molti numeri del Grande Catalogo Mondiale fino all’ultima edizione. Eravamo a metà degli anni ‘70 ed io avevo la vostra età. Sul retro di copertina dell’ultimo numero c’erà la foto di una strada di campagna all’alba, quel tipo di strada sulla quale potreste trovarvi a fare l’autostop se voste così avventurosi. Sotto c’erano queste parole “Siate affamati, siate folli“. Questo era il messaggio di congedo. Rimanere affamato. Rimanere folle . Me lo sono sempre augurato. Ed ora, per voi che state per laurearvi, lo auguro a voi. Siate affamati. Siate folli. Grazie.

2 commenti:

  1. AMMETTO CHE NON HO GUARDATO I FILMATI MA HO SOLO LETTO QUELLO CHE HAI RIPORTATO, E DEVO DIRE CHE QUESTO INNO ALL'AUTODETERMINAZIONE E' AFFASCINANATE E MI RICORDA MOLTO GLI STRASCICHI DEL "sogno americano".

    E' CONFORTANTE PENSARE CHE OGNI PUNTINO DI IERI E DI OGGI S'INCASTRERA' PERFETTAMENTE COL NOSTRO FUTURO, MA FORSE E' SOLO UN MODO UN PO' PIU' CARINO DI DIRE CHE, SAREMO QUELLO CHE COSTRUIAMO OGGI, QUESTO E' VERO E SOSTENERE LA TEORIA "PENSA ALL'OGGI E FINGI D'IGNORARE IL DOMANI", E' COSI' DA VENT'ENNI CHE ALMENO ANAGRAFICAMENTE NON POSSO DISATTENDERE.

    CERCARE CIO' CHE AMIAMO CON L'OSTINAZIONE DEI SOGNATORI FOLLI, FORSE COZZA CON LA FILOSOFIA CHE HO IO DEL LAVORO, NON RIESCO A PENSARE CHE POSSA ESSERE IL CENTRO DELLA VITA E IL CULMINE SUPREMO DELLA MIA REALIZZAZIONE, CREDO INVECE CHE QUESTA "DETERMINAZIONE" VADA MESSA, IN QUESTI TERMINI, PER BEN ALTRI ASPETTI DELL'ESISTENZA.

    MI SONO RESA CONTO CHE UN CARATTERACCIO COME IL MIO VIENE MESSO IN CRISI SOLO QUANDO IO SONO IN CRISI, E QUESTA E' UNA "SCOPERTA" CHE MI FA PAURA, PERCHE' E' UNA RICONFERMA DEL FATTO CHE SIAMO SOLO NOI A FARE E DISFARE LA NOSTRA VITA, QUINDI BANDO ALLE CHIACCHIERE E ALLE OPINIONI ALTRUI, E SDOGANIAMO LA NOSTRA "FAME e FOLLIA".

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  2. ...boh... mi fa strano pensare che tu possa ancora sostenere che per il lavoro etc. non serva l'autodeterminazione, e che la stessa vada messa in altri ambiti della vita.. non tanto perchp sostengo che il lavoro sia una parte fondmaentale (è vero magari, ma lungi da me..).. ma proprio perchè njon concepisco l'idea di autodeterminarsi in altri ambiti.. cioò che facciamo: ci buttiamo di testa contro un muro? eheh... io non ne ho la forza, temo...

    ..ps.... siamo solo noi a fare e disfare la nostra vita.. vero.. però a volte qualche aiutino mi sa che lo riceviamo.. bah...

    ps 2.. aiuto.. è partito masini...

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