domenica 15 marzo 2009

Quando la scuola diventa una shampista

Qualche giorno fa si è laureata una mia amica (amica/conoscente… vabbè, non formalizziamoci…). In scienze della comunicazione, credo. Fatto sta che mi è capitata fra le mani la sua tesi e parlava di un tale Ivan Illich.
Due,tre cose mi hanno colpito: la prima era che c’era un po’ di confusione con i titoli… alcuni erano in maiuscolo, altri no.. e l’autrice ha anche tentato di giustificarsi che dopo “capitolo 1:” non ci andava la maiuscola, perché c’erano i due punti.. ma già il titolo del capitolo dopo, dopo gli stessi due punti, era guardacaso in maiuscolo… (che la regola vale solo con i titoli pari?).
Poi mi ha colpito la foto di questo Ivan Illich stesso: una sorta di Woody Allen, brutto (se è possibile esserlo più di lui…). Che poi pare che il poveretto sia stato colto da tumore al cervello esterno, che si traduceva quindi in una sorta di bolla esterna che gli usciva dalla testa... E lui, folle fino in fondo, pare abbia deciso di non sottoporsi a cure mediche, ma di autocurarsi con l’oppio. Scelte di vita…
E, last but not least, mi ha colpito la sua proposta di abolire le scuole. Non perché fosse contro la diffusione della cultura, ma per il motivo esattamente opposto: pare sostenesse che la scuola, per via dell’inevitabile “umanità” degli insegnanti, finiva per trasmettere non solo nozioni, ma anche “tradizione” e modi di pensare. Gli studenti finivano così per subire una sorta di “lavaggio del cervello” e finivano per essere influenzati da quelli che il destino scieglieva come loro “insegnanti di vita”. Ammetto che qualche lontano barlume di ragione nel suo pensiero non fatico a trovarlo. Ma credo anche che non sia abolendo l’istruzione che si possano ottenere risultati in questo senso, visto che l’influenza indiretta non è a pannaggio esclusivo degli insegnanti ma è anche di qualsiasi altra persona che entra nel contesto di vita di ogni persona. E quindi, l’unica soluzione sarebbe perciò l’isolamento totale. Che non mi pare, a questo punto, una soluzione percorribile…
Detto questo, passo e chiudo.
Torno ai libri per la MIA di tesi, putroppo…

(...diario noioso? Lo ammetto, un pò mi sono annoiato pur'io a scriverlo...)

2 commenti:

  1. NON PREOCCUPARTI HAI SCRITTO DI PEGGIO...
    CMQ. PRESENTARE UNA TESI CHE ANALIZZA L'INUTILITA' DELL'ISTRUZIONE NON POSSO CHE RITENERLA UNA SCELTA CORAGGIOSA, O IN ALTERNATIVA, INGENUA.

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  2. ..direi la seconda.. ma sarà il nostro piccolo segreto...

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