martedì 9 giugno 2009

Lacrime sgorgano copiose...

Una mattina, nel risvegliarsi male, al seguito di una notte d’insofferenza, Eugenio andò ad aprire gli scuri, e nella luce di quell’estate che moriva insudiciandosi in tristi colori d’autunno, presagi di durevoli malinconie, rivide tutte le sciocchezze nelle quali s’era svilito durante la stagione. Si ricordò che a Napoli si definsice stagione soltanto l’estate, quasi a voler dire che è l’unica degna di tale nomenclatura. L’aveva perduta, la sua stagione. Inutilmente. Una stagione della sua vita. Ne provò un’acerba vergogna, ne rimase offeso. Possibile attingere alla stupidità come a una conquista?
Si serrò a chiave nella propria stanza per non essre disturbato da quegli inutili esseri ch’erano la sua famiglia acquisita, acquisizione senza il suo consenso, e corse a prendere lo scrigno che aveva nascosto da qualche parte, sempre vicino a se’, nella propria stanza. Strignedosi tra le braccia, lo poggiò con cautela sul letto e, sdraiandosi accanto, mettendo sotto il fiato, stette, a respiro mozzo. Schiuse timidamente il coperchio, e ritrovò, là, dove l’aveva conservato, il suo cuore - distrutto, a pezzi. Quasi non batteva più. Lo raccolse con le mani che gli tremavano, e in precipitosa fuga, con l’ambulanza che fu un unico grido dalla campagna a Napoli, lo portò a Lilandt perché lo risanasse.
Non c’è niente di più crudele di una favola”, raccontò Eugenio a Lilandt. E io sono dentro ad una favola, rapito da quella più crudele perché tanto facile, inventata da bambini buoni. Amarissima per me. Io non sono né buono né bambino, tu lo sai, sono uno che non sa chi sia, ma se ha una possibilità di identificarsi, è nell’amore che porta a te, e solo a te. Non ho bisogno del tuo futuro, ora non ne ho più bisogno”, volle precisare, tu sei il mio presente, e voglio viverlo. Con te.
(da "La morte della bellezza" di Giuseppe Patroni Giffi")

2 commenti:

  1. QUESTA SERA OGNI COSA E' ANDATA NEL SENSO SBAGLIATO, QUESTO DIARIO NON E' CERTO LA MANNA DAL CIELO MA COME IGNORARLO? E' PROFONDO, INTENSO, SENSAZIONALE (NEL SENSO CHE SUSCITA SENSAZIONI) E ALTRO CHE AL MOMENTO NON MI RIESCE DI TRASFORMARE IN AGGETTIVI...
    BUONANOTTE

    RispondiElimina
  2. ..dovresti leggerti tutto il libro.. se magari riesci a chiudere un occhio sul lato erotico del romanzo magari ti potrebbe pure piacere...

    ..a dopo femme fatale..

    RispondiElimina