venerdì 19 giugno 2009

Non voglio che il mio mondo sia una stupida patata..

A letto ripenso alla donna dell’edicola. C’è una frase che mi torna in mente: Lasciala perdere, è una ragazza che vive in un altro mondo rispetto al tuo. Me ne frego altamente che ci siano più mondi nello stesso mondo, e che ad ognuno tocchi restare nel proprio. Non voglio che il mio mondo sia un sottoinsieme A che non intersechi in alcun modo gli altri. Non voglio che il mio mondo sia solo una patata impermeabile tracciata alla lavagna, un insieme vuoto. Preferirei essere altrove, seguire una retta che porti in un posto dove i mondi comunichino fra loro e si sovrappongano, dove i contorni siano permeabili, dove la vita scorra lineare, senza interruzioni, dove le cose non si fermino brutalmente, senza motivo, dove i momenti improtanti siano consegnati insieme alle istruzioni per l’uso (livello di rischio, autonomia prevista…) e agli optional indispensabili (airbag, navigatore, ABS).
(da "L'effetto secondario dei sogni" di Delphine De Vigan)


2 commenti:

  1. IN FUTURO MOLTI FIGLI CHISSA' FORSE CI SARANNO, MA L'ABITO BIANCO E IL VELO SULLA TESTA DAVANTI AD UN PRETE CHE NON HO MAI VISTO NO, MI RIFIUTO CATEGORICAMENTE, SPERO UN GIORNO D'INNAMORARMI DI UN AGNOSTICO CONVINTO ALTRIMENTI IL RISCHIO E' DIETRO L'ANGOLO.

    ACCIDENTI MA TUTTO QUELLO CHE HO DETTO COZZA CON IL MIO COMMENTO POSITIVO SU QUESTO DIARIO, CONCORDO SULLA TEORIA DELLA CONTAMINAZIONE, DELLA NON NECESSARIA CHIUSURA NEL PROPRIO MONDO E NEI PROPRI STILI, MA COME CONCILIARE TUTTO?, SONO CONFUSA...

    RispondiElimina
  2. ...E FELICE...

    carmen consoli docet

    RispondiElimina