giovedì 23 luglio 2009

Il primo bacio...

“Non abbiamo tempo, è scaduto, ne stiamo scippando una prolunga.”
“Allora scambio la fine per l’inizio, il primo bacio per l’ultimo.”
“I baci non si contano, questo non era il bacio uno, forse il millesimo di quelli aspettati. Nessun bacio è il primo, sono tutti secondi. Il primo te l’ho dato dietro i vetri il giorno della scalata del balcone. Per me salivi un precipizio. Ti ho concesso allora la mia prima volta.”
(da "Il giorno prima della felicità" di Erri de Luca)

...sono questa le parole di Anna, una ragazzina che concede una notte d'amore (o di passione, puntualizzerebbe qualcuno) al ragazzino che aveva imparato ad amare da piccina.
Perchè in fondo, forse, è vero. Nessun bacio è mai realmente il primo.
Entrambi gli amanti (almeno di norma) hanno prima pregustato, sognato, aspettato, desiderato e immaginato il momento. Lo hanno vissuto da soli, prima di concretizzarlo con l'altra persona. Il bacio, se così fosse, è quasi un progetto comune, che le parti poi decidono e accettano di condividere. Quando è il momento e l'occasione giusta.
Perchè già prima che le labbra si sfiorino, per brevi istanti, giusto il secondo in cui ci si scambia lo sguardo giusto, il sorriso perfetto e il profumo dell'altro inizia ad inebrarti la mente, tu già stai baciando l'altro.
Magari non con la bocca, ma di sicuro con la mente.
Mah, sarà...
Solo che allora vale anche il contrario. Ossia che tante volte si baciano nella mente anche persone che poi non si avrà la fortuna di baciare per davvero. Per paura, per inconcomitanza di momenti, per una parola non detta, per una detta di troppo, o anche solo perchè "a senso unico".

A me, quantomeno, è capitato...

2 commenti:

  1. TRA I DUE TI RICORDO CHE SONO IO QUELLA CHE E' STATA DEFINITA UN MINIMO "ROMANTICA" TU DOVRESTI ESSERE IL CINICO, FREDDO E OCCASIONISTA, QUINDI QUESTE DIGRESSIONI SULL'ATTESA NON POSSO PROPRIO RICONOSCERLE COME TUE NE COME FINTE TUE, DOVRESTI DISSENTIRE, ALLONTANARTI DALL'IDEA CHE PRIMA DELLA CONCRETIZZAZIONE DI UNA SITUAZIONE A DUE C'è SEMPRE, O ALMENO QUANDO LE COSA HANNO UN MINIMO DI SENSO "PROFONDO", IL PENSIERO DI COME POTREBBE ESSERE E SE SOPRATTUTTO SARA' MAI.
    IL RAGINAMNETO INVERSO E' ASSOLUTAMENTE COERENTE E CONDIVISIBILE, GRAZIE A DIO NON TUTTE LE FANTASIE SI CONCRETIZZANO E' PER QUESTO CHE QUANDO SUCCEDE, QUEI MOMENTI SONO DAVVERO SPECIALI.

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  2. ..si beh boh.... io sono più per il "ogni lasciata è persa" .. e quindi per i lrimpiangere ciò che non è stato pià che l'apprezzare ciò che E' STATO.. oddio ma èp italiano ciò che ho scritto? boh..

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