Tante volte mi sono chiesta perchè,
anche dopo che tutto quanto è andato peggio di come poteva andare,
ho trovato la forza di risollevarmi.
Mi sono domandata perché arriva un giorno in cui si volta pagina, e si riparte.
E la risposta l'ho trovata in un libro di divulgazione scientifica.
Ho letto che, a differenza dei pesci, i cui occhi guardano di lato,
e delle mosche, che invece guardano dappertutto,
beh,
noi umani possiamo solo guardare avanti...
(libera intepretazione del dialogo finale del film "Caterina va in città")
UN COMMENTO HO L'OBBLIGO PSEUDO-MORALE DI LASCIARTELO, ANCHE PERCHE' ERA DA TANTO CHE NON PASSAVO SUL "NOSTRO" BLOG E CHE, UN PO' PER IL MIO FORZATO POSITIVISMO UN PO' PERCHE' DI ALTERNATIVE MIGLIORI E FACILMENTE PRATICABILI NON NE HO PER IL MOMENTO TROVATE, VEDO IN QUESTA FRASETTA IL SENSO CORRETTO DI MOLTI PENSIERI, DI TANTI TENTENNAMNETI E DI INNUMEREVLI RAGIONAMENTI.
RispondiEliminaHO SEMPRE PENSATO CHE QUANDO SI VIVE UN PERIODO NON PARTICOLARMENTE "GIOIOSO" NON SI DEVE FAR FINTA DI NULLA MA VIVERLO PER QUELLO CHE E', MAI SCAPPARE DA QUELLO CHE CI STA FACENDO "MALE", MAI FINGERE CHE TUTTO PROCEDE ALLA GRANDE MA SEMPLICEMENTE DARSI TEMPO PER METABOLIZZARE E NEL FRATTEMPO CONCENTRARSI SU QUALCOSA CHE CI FA STARE BENE. LA MIA RICETTA NON E' INNOVATIVA MA CON ME FUNZIONA, QUINDI COME NON DIVULGARLA A VOI INESISTENTI LETTORI?
giassai che il mio problema è tutt'un altro... io seppure sto più bene fingo che non sia così, cioè se non ci sono problemi me li invento per conto mio... maledetto me..
RispondiEliminaps.. guarda che se non fai la brava ti faccio ascoltare "i dubbi dell'amore" della mannoia...