mercoledì 9 settembre 2009

Le stagioni dell'amore

A dispetto del titolo, non parlerò di Battiato. E nemmeno della considerazione che l'amore ha un suo proprio ciclo di vita, un tempo per nascere, per crescere e consolidarsi e uno per sfiorire. Ma parlerò di stagioni in senso "naturale". E di amore, in senso... biblico. Tradotto? E' scientificamente testato che la gran parte della gente che conosciamo predilige l'estate. Perchè fa più caldo, il sole mette buon umore e si ha una valida scusa per non lavorare (ossia le vacanze...). Eppure, a sorpesa, ho un paio di amiche che non vedono l'ora che arrivi l'inverno. E perchè diavolo potrebbero volere una cosa simile, vi starete certamente chiedendo un pò tutti. Ebbene, perchè d'estate fa caldo e quindi le infastidisce avere "gente addosso". Anche nei locali, un bacio veloce e via, che è perfino troppo... Invece in inverno aumenta la voglia di coccole, la necessità di un corpo caldo che le scaldi, per osmosi. Aumenta l'ammmore, dicono. O quantomeno le condizioni che permettono il suo nascere. La famosa classica scena del tenersi stretti davanti al camino... Poi vabbè, a questo aggiungono che in inverno hanno più vestiti da scegliere (le sciarpe, le borse, i cappotti da abbinare), giusto che d'estate tutto ciò che copre è sempre e solo un optional... e dire che avevo altre amiche che sostenevano l'esatto contrario, attenendo con ansia l'estate per "vestirsi bene" (per la nota legge secondo la quale l'essere vestite bene è direttamente proporzionale ai cm di pelle scoperti... è infatti nota l'eleganza innata che hanno le pornostar...). Ecco, qui potrei attaccare la considerazione che ho sentito ieri in farmacia, quando due signore si compiacevano del fatto di avere figli maschi, perchè le ragazze d'oggi sono tutte troppo... sbarazzine ("E con questo termine sono pure stata fin troppo buona!"), ma non vorrei tediarvi troppo, perciò, buona settimana...

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